Brunetta marca stretto Salvini: “Basta strappi”
Nuove frizioni nel centrodestra, mentre il capo del Carroccio ribadisce il no a “quei classici governi in cui ci sono dentro tutti”
- Il tandem M5s-Lega al governo un tabù, anzi “un inciucio”. Tornare a votare “una strada poco seria”. E “basta agli strappi di Matteo Salvini”. Nel centrodestra, vincitore dimezzato cioè senza maggioranza, come lo è anche il Movimento 5 stelle che non ha i numeri per governare da solo, continuano le frizioni con Renato Brunetta, esponente di spicco di Forza Italia, che lancia messaggi chiari. “C`è una totale determinazione dice l’azzurro capogruppo forzista alla Camera nella scorsa legislatura - nell’accompagnare Salvini verso la guida del governo. Siamo tutti con lui. Sulla base del programma concordato, e non di accelerazioni unilaterali come quella che abbiamo udito dal leader della Lega in tema di Europa”.
La leadership del centrodestra per Brunetta va interpretata entro determinati confini, già tracciati. Lupus in fabula è sempre del leader della Lega. “Il suo mandato era, e rimane- sottolinea Brunetta - di fare un governo. Prendendo tutte le iniziative necessarie senza, ovviamente, precluderne altre condotte dagli alleati. La leadership del centrodestra è cosa altra da questa. Richiede lungimiranza, pari dignità, condivisione e soprattutto pazienza, tanta pazienza. Come ne aveva Berlusconi, il quale passava attraverso una consultazione continua con gli alleati, e con la Lega in modo particolare. Tutto ciò deve ancora iniziare. E gli strappi di Salvini non aiutano: lo dice, anche qui, uno come me che è tra i primi fautori del centrodestra unito, lo ha sempre dimostrato, dunque non è tacciabile di retropensieri. Senza condivisione, salta tutto» E se l’intenzione di Salvini non fosse quella di governare ma di tornare in breve tempo alle urne allora afferma Brunetta, «noi non saremmo d’accordo”.
Non sono fiori d’arancio fra gli alleati del centrodestra neppure sulla legge elettorale. Per Salvini, basterebbe un premio di maggioranza per chi arriva primo. “Era la proposta dei Fratelli d`Italia ma fu bocciata pure dalla Lega. Non mi risulta che nel centrodestra si sia riaperta una discussione sul tema”, sottolinea l’esponente di punta di Fi che su una ipotesi in cui il leader della Lega volesse lanciare un’opa su Forza Italia per impadronirsene, non la manda a dire: “Diciamo: no al ’rubamazzettò. Ma l`ipotesi di compravendite in Parlamento o in periferia è stata già esclusa nell`incontro ultimo tra i tre leader”.
Salvini, da eletto senatore, intanto è andato in Calabria, a ringraziare i cittadini che lo hanno premiato col voto. “Questa è una terra che merita molto di più ed il nostro prossimo obiettivo è quello di conquistare il governo della Regione. Lavoreremo - dice il leader leghista che è stato a Lamezia Terme e Rosarno per consentire ai giovani di restare qui, per costruire un futuro concreto”.
Tornando con la testa a Roma e alla vicenda governativa Salvini rassicura i presenti che non intende far parte di “quei classici governi dove ci sono dentro tutti per non fare niente”.
Sullo sfondo sempre le cosiddette presunte prove tecniche di ’dialogò con il M5s. Su Luigi
Di Maio che ha detto che entro domani sentirà tutti i leader politici compreso Salvini, il leader della Lega, sollecitato dai cronisti, si limita a far sapere: “Io rispondo a tutti”. A Rosarno, il leader leghista ha colto anche l’occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe in riferimento all’invito che gli ha rivolto Fabio Fazio per averlo in trasmissione a “Che tempo che fa”. “Mi sono tolto la soddisfazione, tra tutti quelli che ci hanno trattato male in campagna elettorale, di dire un no. Uno che non mi aveva invitato in campagna elettorale, stranamente mi ha invitato dopo e gli ho detto: da Fabio Fazio non ci vado, invita qualcun altro, non me, serve un pò di coerenza”. Orgoglioso, Salvini, anche nel rivendicare le posizioni del Carroccio per ciò che rioguarda i grandi temi dell’immigrazione e del razzismo: “I primi razzisti sono a sinistra”. ◀