“Un Paese che litiga è malato”
Papa Francesco, in visita nei luoghi di padre Pio, esorta i fedeli alla pace e manda un messaggio chiaro anche a chi governa
- Uno sguardo agli ultimi, agli scartati, ai piccoli e agli anziani e su tutto un monito: “Un Paese che litiga tutti i giorni non cresce, non si costruisce; spaventa la gente. È un paese malato e triste”. Papa Francesco, in visita nelle terre di san Padre Pio da Pietrelcina, riceve l’abbraccio di una folla festosa di fedeli. Nel centro del Beneventano, che ha dato i natali al frate cappuccino con le stigmate, Bergoglio è accolto dall’arcivescovo di Benevento, Felice Accrocca, e dal sindaco Domenico Masone. Il Pontefice prima prega nella cappella delle Stimmate, poi nel piazzale della chiesa incontra i fedeli e la comunità dei cappuccini. Qui Bergoglio invita tutti a trovare pace e fraternità. “In un Paese dove si cerca la pace - dice - dove tutti si vogliono bene, più o meno, ma si vogliono bene, non ci si augura del male, questo paese, benché piccolo, cresce, cresce, cresce, si allarga e diventa forte”. Parlando a braccio il Papa esalta il valore della concordia con parole che sembrano anche un commento indiretto al quadro dell’Italia emerso dalle urne del 4 marzo. L’invito rivolto dal Papa alla gente di Pietrelcina a non “perdere tempo e forze a litigare fra voi: Questo non fa nulla. Non ti fa crescere! Non ti fa camminare. Poi auspica che per una volta il Nobel della pace vada agli anziani, perchè, spiega: “I vecchi sono un tesoro, per favore non emarginate i vecchi!”. Poi un pensiero alle terre martoriate dalla crisi economica e dalla disoccupazione. “Auspico che questo territorio possa trarre nuova linfa dagli insegnamenti di vita di padre Pio in un momento non facile come quello presente - afferma il Papa - mentre la popolazione decresce progressivamente e invecchia perché molti giovani sono costretti a recar- si altrove per cercare lavoro. L’intercessione del vostro Santo concittadino sostenga i propositi di unire le forze, così da offrire soprattutto alle giovani generazioni prospettive concrete per un futuro di speranza”.
Tema centrale della trasferta papale nella cittadina del Sannio è l’omaggio alla figura all’esempio del santo con le stimmate, uno dei più venerati al mondo, vera e propria icona della devozione popolare. “Questo umile frate cappuccino - dice Francesco nel suo discorso nel piazzale antistante l’aula liturgica di Piana Romana, a Pietrelcina ha stupito il mondo con la sua vita tutta dedita alla preghiera e all’ascolto paziente dei fratelli, sulle cui sofferenze riversava come balsamo la carità di Cristo”. “Imitando il suo eroico esempio e le sue virtù - aggiunge il Pontefice - possiate diventare voi pure strumenti dell’amore di Gesù verso i più deboli. Al tempo stesso, considerando la sua incondizionata fedeltà alla Chiesa, darete testimonianza di comunione, perché solo la comunione, cioè essere sempre uniti in pace tra noi, la comunione tra noi edifica e costruisce”. ◀