Concessioni: la Raggi fa i primi passi
Il sindaco di Roma ha depositato istanza in Regione per lo sfruttamento delle sorgenti reatine
Mentre nel Reatino e nell'Ato 3 si litiga sulla gestione del servizio idrico, che però intanto sta partendo in gran parte del territorio d'ambito, a Roma si continua a fare sul serio. Dopo lo storico accordo sull'interferenza d'ambito tra l'Ato romano e quello reatino, l'accordo che sostanzialmente riconosce 7 milioni di euro all'anno per 30 anni a Rieti per l'acqua ceduta a Roma, Virginia Raggi muove nuovi passi per 'formalizzare' situazioni che negli ultimi decenni erano rimaste appese. Come il delicatissimo tema delle concessioni per lo sfruttamento delle acque. La concessione per estrarre l'acqua dal sistema Peschiera-Le Capore, infatti, è scaduta nel 1996 ma non era mai stata rinnovata, nonostante logicamente Acea Ato 2 avesse continuato ad estrarre per rifornire d'acqua la Capitale d'Italia. Mercoledì scorso è stata attivata la cabina di regia presso il consiglio superiore dei lavori pubblici al quale partecipano vari soggetti, compresi Roma Capitale, Regione Lazio, Acea e Acea Ato 2. Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha depositato un'istanza alla Regione Lazio per il rinnovo della concessione per le sorgenti Peschiera Le Capore, scaduta appunto nel 1996. Se dovesse essere ufficializzata la concessione questa avrebbe durata fino al 2031. Un passaggio che probabilmente è propedeutico anche a quei lavori di raddoppio dell'acquedotto del Peschiera dei quali si è iniziato a parlare nell' estate scorsa, a fronte della grave siccità che ha colpito il Paese e che ha rischiato di creare grandi problemi di approvvigionamento alla Capitale del Paese. Chiaro che, dopo l'accordo che riconosce fondi al Reatino, per arrivare anche al raddoppio dell' acquedotto servirà definire nel dettaglio il tema della concessione per lo sfruttamento delle sorgenti ricadenti nella nostra provincia. ◀