Cortella: “No alla centrale a biogas a Ponzano”
Forano Il sindaco perentorio contro l’ipotesi dell’impianto sull’altra riva del Tevere
Il sindaco Marco Cortella torna a ribadire con forza la sua contrarietà al progetto della centrale a biogas di Ponzano Romano, Comune dirimpettaio di quello reatino sull’altra sponda del Tevere (nella foto il fiume che attraversa il territorio), che da mesi ormai anima il dibattito, politico e non, in tutta la Bassa Sabina. Sono esternazioni lampanti quelle dell’inquilino di via del Passeggio, che arrivano all’indomani dell’approfondimento che la trasmissione Rai Report ha dedicato, lunedì sera, proprio al trattamento dei rifiuti solidi urbani in tutta Italia: “Non è necessario, se non dannoso, replicare la costruzione di impianti ormai inutili scrive il sindaco Cortella sulla sua pagina Facebook - anche perché quelli esistenti, per non andare in perdita, necessitano di conferimenti da molte parti della Nazione, altrimenti fallirebbero”. L’esempio, menzionato da Report, è quello dell’impianto di Alessandria, in Piemonte, i cui numeri sono a occhio e croce molto simili a quelli della ventilata centrale di Ponzano Romano: “Se pensiamo che vicino alla nostra zona, sulla riva del Tevere - prosegue Cortella - dovrebbe essere costruito un impianto per generazione di biogas che tratterebbe circa 150-200mila tonnellate l’anno di organico, da questa comparazione è facile desumere che per la struttura per non fallire dovrebbe recepire conferimenti da almeno tutta la Regione Lazio. Una follia allo stato puro! Questa mia riflessione è finalizzata alla constatazione che di impianti che trattano il rifiuto organico da 150-200mila tonnellate l’anno in riva al Tevere non ne se ne sente alcun bisogno, e se Roma Capitale con la sua città metropolitana, nonché la Regione Lazio, volessero dirottare nella nostra bella valle la gran parte del rifiuto organico prodotto, farebbero meglio a pensare ad altre soluzioni, perché non basta avere il beneplacito di una amministrazione comunale per procedere a questo insensato progetto, ammesso che ci sia, derubricando il giusto diniego di intere comunità, come semplice interferenza, perché questo non sarà. Saremo vigili e attenti affinché non siano minimamente minate e attaccate la salute dei nostri concittadini e del nostro ambiente, i quali già adesso non godono, purtroppo, di un’eccellente salute”. ◀