“Lavoratori interinali discriminati dalla Asl”
Il Comitato per la Legalità ha presentato un esposto nel quale vengono segnalate presunte irregolarità da parte dell’azienda sanitaria locale
“La Asl di Rieti discrimina i lavoratori interinali ”. E’ la sintesi di un esposto, presentato dal Comitato per la Legalità, a Guardia di Finanza di Rieti, Ispettorato del Lavoro di Rieti, Regione Lazio e alla Corte dei Conti. In particolare viene denunciata una ge- stione dell'azienda discriminanteverso una realtà impor- tante rappresentata da ben 260 interinali. In particolare il Comitato perla legalità sottolinea“la condotta discrimina- toria e intimidatoria della direzione aziendale nei confron- ti degli interinali e la possibili- tà che si realizzi un enorme danno erariale per la stessa per i numerosi contenziosi che arriveranno da queste illegittimità ”. Nell'esposto viene anche denunciato il persistere di reiterati e riprovevoli comportamenti discriminatori della direzione aziendale verso gli interinali stessi. Stando a quanto evidenziato, con dovizia di particolari, dal Comitato c'è personale di serie A e di serie B. I puntine i quali è sottolineatala discriminazione sono :“orario di lavoro, buoni pasto, mancata erogazione della retribuzione' produttività' e irregolarità nei pagamenti ”. Sull'orario di lavoro, il comitato perla Legalità si esprime dettagliatamente facendo riferimento alla nota n. 41615 del 9 agosto 2017, a firma della direzione amministrativa, dove viene disposto che solo per il personale amministrativo con contratto interinale, è previsto un orario di lavoro articolato su 5 giornate lavorative( dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 17.12). “Nella stessa nota - scrivono-si legge che, tal erimodulazione, viene giustificata' per consentire una omogenea utilizzazione di tutto il personale amministrativo con contratto interinale '. Successivamente la Asl, dopo es- ser sire sa conto della discriminazione ha corretto, con una nota (n.44884 del 01.09.2017), rimodulando l' orario, lasciando libertà ai dirigenti di definire lo stesso sia per il personale dipendente che per quello interinale in modo da garantire l'apertura dei servizi amministrativi su 5 giornate lavorative dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 18. In realtà, la disposizione è applicata solo per gli interinali. Al personale dipendente amministrativo ciò non viene applicato e si può verificare dai tabulati: nessun operatore amministrativo dipendente ha sul tabulato, un orario di lavoro programmato che si protrae fino alle 18”. Sui buoni pasto, “l'attuale fornitore di lavoro interinale ha fatto sottoscrivere un contratto con orario dalle 8 alle 15.12 proprio per evitarne l'erogazione ma, in realtà, neanche coloro che lavorano fino alle 18 li percepiscono”. Per questo il Comitato per la Legalità dei lavoratori interinali chiede “di verificare se sia stato violato l'art.35 del Dlgs 81/2015 (comma 1). Infine la 'produttività', pur dovuta a tutti gli altri lavoratori dipendenti, in quanto riconosciuta dal contratto del comparto sanità, non viene riconosciuta ”. Così come vengono segnalate presunte irregolarità anche nei pagamenti. ◀