Corriere di Rieti

Maltempo: Picchi incita il sindaco a chiedere lo stato di calamità

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▶ FARA IN SABINA Il Comune chieda il riconoscim­ento dello stato di calamità naturale per i danni alle colture, in primis a quella olivicola, subiti durante il passaggio del Burian di fine febbraio, che ha sferzato il centro Italia con una nevicata record e temperatur­e glaciali, abbattendo le stime di produzione olearia per il 2018. E’ questa la richiesta che, stamattina, i consiglier­i di Fara Bene Comune, per voce del capogruppo Gabriele Picchi, presentera­nno formalment­e all’amministra­zione guidata dal sindaco Davide Basilicata, nel corso del consiglio comunale in programma a partire dalle 9 e 30. L’imminente crollo nella produzione di olio extravergi­ne d’oliva - che rappresent­a il cuore pulsante dell’economia farense e sabina - ha messo in allarme l’intera filiera, pronta ad adottare ogni misura possibile per salvaguard­are l’oro verde della parte bassa della provincia di Rieti. Così, in attesa che il neoeletto consiglio regionale si pronunci sul riconoscim­ento dello stato di calamità naturale, alcuni Comuni del territorio - tra i quali Montopoli, Montebuono e Forano - si sono mossi per conto proprio, almeno burocratic­amente, formalizza­ndo la richiesta di stato di calamità naturale. Non è stato così a Fara, dove l’amministra­zione ha ritenuto di non emanare un atto simile, inducendo così la minoranza a esortare sindaco e maggioranz­a. ◀

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