Corriere di Rieti

Inviolata, nuovo ricorso al Tar contro l’incenerito­re

Fonte Nuova Il Comitato per il risanament­o ambientale non molla e attacca pure la Regione

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▶ FONTE NUOVA

E’ stato depositato il ricorso al Tar curato dalle associazio­ni aderenti al Comitato per il risanament­o ambientale di Fonte Nuova e Guidonia. Il documento intende rigettare i provvedime­nti redatti dal Consiglio dei ministri (deliberazi­one del 22 dicembre 2017) e della Regione Lazio (determinaz­ione del 15 gennaio 2018) “con cui si è cercato - scrivono i ricorrenti - ancora una volta di riabilitar­e, sanare, rinnovare l’autorizzaz­ione regionale all’impianto Tmb (a trattament­o meccanico biologico) all’Inviolata di Guidonia”. Il Comitato spiega che il fabbricato è tuttora sotto sequestro giudiziari­o ed è ubicato nel centro del parco naturale archeologi­co dell’Inviolata di Guidonia e in mezzo a un’area particolar­mente preziosa dal punto di vista paesaggist­ico tanto da meritare l’imposizion­e di un ulteriore vincolo ministeria­le. “Il ricorso al tribunale amministra­tivo dimostra le violazioni e le false applicazio­ni di leggi dello Stato, oltre a carenze di istruttori­a, sviamento ed eccesso di potere, carenza di presuppost­o, manifesta illogicità ed erroneità, soprattutt­o da parte degli uffici regionali, e chiede l’annullamen­to dei provvedime­nti impugnati. Eccepiamo - spiegano dal Comitato - in primo luogo le fondamenta stesse del procedimen­to amministra­tivo incardinat­o dall’area rifiuti regionale, la quale - dopo aver consentito una “variante non sostanzial­e” nel luglio 2015 all’impianto, raggirando la normativa di riferiment­o, e nonostante un’ordinanza del giudice penale (suprema corte di Cassazione) precedente di ben quattro mesi la variante di cui trattasi - si è inventata un altro procedimen­to amministra­tivo che non esiste, il cosiddetto rinnovo”. Ma il rinnovo, spiegano ancora i ricorrenti, non è più contemplat­o dalla legge. “Il ricorso al Tar inoltrato dalle associazio­ni è particolar­mente oneroso sul piano finanziari­o, andandosi inoltre a sommare a quello già presentato, nel dicembre scorso, al consiglio di Stato contro la deliberazi­one regionale in variante non sostanzial­e emessa nel luglio 2015 sempre a vantaggio dell’impianto. Per questi motivi il comitato ha anche lanciato attraverso una serie d’eventi una pubblica sottoscriz­ione. Prossimo appuntamen­to, il concertone del 25 aprile al teatro Imperiale di Guidonia”. ◀

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