Minori in difficoltà, passi avanti del Comune
Si va verso l’istituzione dell’albo delle famiglie affidatarie promosso dall’Ufficio di cittadinanza
Si va verso l'istituzione dell'albo delle famiglie affidatarie di minori. Inizia, infatti, in questi giorni la campagna di informazione e sensibilizzazione sull'affido familiare promossa dall'Ufficio della cittadinanza della zona sociale 12 dove sono diverse le famiglie che vivono temporanee situazioni di disagio e i bambini che hanno bisogno di trovare un ambiente sereno ed equilibrato per la propria crescita mantenendo però i legami con la propria famiglia d'origine. È in questo contesto, dunque, che si inserisce l'affido familiare quale forma di aiuto mirato e temporaneo che sostiene e tutela il minore per un periodo di tempo accudendolo e occupandosi delle sue necessità affettive ed educative. Allo stesso tempo, si affronta un percorso con la famiglia d'origine per valutare la possibilità del rientro del minore in essa. "L'affidamento - afferma l'assessore alle politiche sociali Cristina Croce non comincia nel momento in cui avviene l'abbinamento tra il bambino e un nucleo accogliente, ma comprende una serie di azioni preliminari per la diffusione della sensibilità alla co-genitorialità e al supporto tra le famiglie nella comunità. Solo un'attività di promozione costante e capillare permette infatti la raccolta di disponibilità all'accoglienza da parte di un certo numero di famiglie o di singoli. La promozione dell'affidamento familiare ha come obiettivo la piena realizzazione del diritto dei bambini a vivere in famiglia attraverso la diffusione di una cultura della solidarietà familiare e di una sensibilità sociale nei confronti dei bambini e delle famiglie in difficoltà. Conseguentemente stimola e fa maturare nuove risorse familiari disponibili a realizzare progetti di affidamento familiare". Finalità perseguite anche dal nascente albo delle famiglie affidatarie di minori, il cui avviso pubblico è in pubblicazione in questi giorni. L'equipe affidi formatasi e composta da due assistenti sociali, due educatori professionali dell'Ufficio della cittadinanza e un psicologo della Asl, sta attivando le linee di indirizzo. ◀