Dopo i pici di casa Pd Bruno prepara l’amaro E spunta il ballottaggio
▸ SIENA - La cena veloce a base di pici consumata alla trattoria Anna di Fontebecci prima dell’assemblea comunale Pd di lunedì, non ha dunque prodotto l’atteso accordo. Il Partito Democratico, dopo la riunione a tavola fra i cinque ex candidati alla segretaria comunale (Simone Vigni, Ginevra La Russa, Fiorenza Anatrini, Alessandro Pinciani e Marco Borgogni), deve ancora sciogliere tutti i nodi. O, se preferite, scegliere l’ingrediente giusto, per una ricetta verso le amministrative che appare sempre più complicata e che potrebbe portare a uno sformato indigesto invece che a un dolce tipico. Dopo la cena (confermata da un post del segretario Simone Vigni, che sul proprio profilo facebook ha anche elencato i piatti degustati) i Dem si sono riuniti in assemblea nel vicino circolo. Dalla riunione che si è svolta fino a tarda serata (con alcuni dei protagonisti che si sono intrattenuti anche nelle prime ore della notte) non è emersa però la soluzione per la candidatura a sindaco, anche se sul tavolo sono state gettate (o gettate di nuovo) le ipotesi già conosciute. E cioè: la conferma di Bruno Valentini come candidato; la scelta di un “civico”, cioè Fulvio Bruni, attraverso il voto in assemblea; oppure ancora l’utilizzo delle elezioni primarie (22 o 29 aprile); o infine il referendum fra gli iscritti. Tutte possibilità che restano ancora in piedi, almeno fino alla prossima riunione assembleare, che si terrà o lunedì 19 o martedì 20 marzo. Nulla di nuovo, dunque, sotto il sole. Anzi nulla di nuovo è uscito dai forni della “cucina” del Partito Democratico, in una competizione che assomiglia sempre di più ad una gara culinaria in stile Masterchef, in cui, però, non si capisce da una parte chi siano i concorrenti (a parte Bruno Valentini) e dall’altra chi sia autorizzato a mandarli a casa con una pacca sul groppone come fa Antonino Cannavacciolo. Oltretutto durante la stessa assemblea almeno un paio di interventi, invece che riguardare il futuro della città, il lavoro, i giovani e quant’altro, oppure magari i progetti del Partito Democratico, uscito malconcio (anche a Siena nonostante tutto) dalla consultazione elettorale del 4 marzo, si sono soffermati su inutili giudizi sull’operato della stampa, in particolare quello del “Corriere di Siena”.
Il fatto è che a forza di temporeggiare e di coltivare pensieri inutili, il Pd rischia di ritrovarsi sorprassato proprio da Bruno Valentini. La sfida dei ristoranti, infatti, continua. E visto che era stato proprio il sindaco ad aprirla con la famosa cena dei duecento, è lo stesso Valenti a rilanciare proponendo il bis. Lunedì prossimo è in programma il secondo appuntamento convivial-politico. Stavolta niente pasti consumanti velocemente in piedi e con l’incubo della neve. Tutti seduti ai tavoli de “La Tuberosa”. Antipasto toscano, pasta, dolce, vino. Prezzo modico: 15 euro.
Una iniziativa palesemente elettorale, un’altra prova di forza proprio alla vigilia della nuova assemblea comunale che dovrebbe tenersi il giorno dopo e che dovrebbe essere decisiva per decidere la strategia del Pd. Ma Bruno Valentini ormai è pronto indipendentemente dalle scelte dei dem. Se ci sarà la possibilità di correre con il suo partito oppure di fare almeno le primarie, bene. In caso contrario saluterà la compagnia degli indecisi e annuncerà la sua candidatura fuori dal Partito Democratico: la lista c’è già, i bene informati giurano che siano pronti anche il simbolo e una campagna elettorale tutta all’assalto.
“La politica è l’arte del possibile e del compromesso - ripetevano ieri i falchi valentiniani - ma ormai un dato è molto chiaro a tutti all’interno del nostro gruppo: Bruno correrà da sindaco. Se lo farà con le insegne del Partito Democratico tutti saremo più contenti, in caso contrario dimostreremo di avere la forza di potercela fare anche da soli. E dopo il primo turno si vedrà”. Insomma tra un picio e una vellutata di zucca (come ha specificato appunto ieri Simone Vigni) la combriccola dem rischia di veder spuntare da dietro l’angolo Bruno Valentini, pronto ad offrire un bell’amaro a tutti. Anche sei ieri i frenetici contatti tra le varie anime del partito sono andati avanti per tutta la