Biblioteca Intronati, dati in crescita Ma preoccupa la carenza di personale
Presentato il bilancio sociale e di missione. Le presenze giornaliere sono quasi 300
▸ SIENA
Una biblioteca che cresce, ma in cui non mancano i problemi. Presentato ieri mattina, il bilancio sociale e di missione 2016 della biblioteca comunale degli Intronati alla presenza del sindaco Bruno Valentini, dell’assessore alla cultura Francesca Vannozzi, del direttore Luciano Borghi e del presidente del cda Roberto Barzanti. Il rapporto restituisce una “fotografia panoramica” della struttura, scattata dai bibliotecari e dagli utenti. Uno strumento sia di valutazione che di programmazione.
“Il bilancio conferma la centralità della biblioteca nella vita culturale e sociale cittadina - ha detto Valentini con dati che indicano un crescente interesse ed utilizzo dei servizi. La Biblioteca è frequentata in modo particolare dai giovani, sia senesi sia studenti fuori sede, divenendo quindi luogo di incontro e di scambio”.
“Non è solo un luogo dove trovare ciò di cui abbiamo bisogno - ha aggiunto Vannozzi - ma anche una realtà dinamica che propone iniziative e attività, contribuendo in modo decisivo alla crescita culturale e civile della comunità”. E’ la prima volta che la biblioteca si rispecchia in un bilancio sociale e di missione. L’indagine su “La Biblioteca e la città” è il frutto di un lungo lavoro. “Abbiamo voluto documentare - ha detto Borghi - la qualità percepita, il gradimento rispetto ai servizi, applicando un metodo di misurazione che servisse a impostare una prospettiva di ulteriore sviluppo e verificasse comparativamente gli indici di funzionamento nel quadro bibliotecario regionale e nazionale. Il numero dei dipendenti professionalizzati ha fatto notare - ha registrato, negli ultimi anni, un andamento in inesorabile diminuzione, in concomitanza con una progressiva espansione degli spazi disponibili (attualmente circa 7.500 mq) e una redistribuzione delle raccolte (più di 650.000 pezzi in oltre 18 chilometri di scaffalature). C’è stato uno straordinario incremento dei servizi interni, urbani e provinciali, con un numero di utenze moltiplicato dal 2005 al 2017 per 10 volte. I prestiti dai 12.000 del 2005 sono passati ai 95.000 in media degli ultimi anni. Le consultazioni di documenti antichi sono circa 5mila l’anno”. La biblioteca è una grande struttura in una città in senso demografico piccola: scarto che condiziona in maniera determinante gli indici di performance. Nonostante questo, la biblioteca nel panorama regionale e nazionale si colloca in un’eccellente posizione sia per i servizi erogati sia per le risorse su cui fa leva. Sono oltre 1.100 gli utenti abituali della biblioteca stimati, con una media di 290 presenze giornaliere. Ogni 10 utenti, 4 non hanno residenza a Siena e uno è straniero. 7 hanno meno di 30 anni e uno più di 70, mentre 2 su 3 sono studenti. Metà è iscritto alla biblioteca e oltre la metà all’ateneo. I motivi prevalenti di frequentazione sono lo studio su propri libri o proprio pc (2 utenti su 3), il prestito di volumi e materiali audiovisivi (quasi metà degli utenti), la consultazione di libri (un utente su 3). Particolare importanza è attribuita alla professionalità del personale, al rispetto del silenzio, alla pulizia e all’ordine, all’illuminazione, all’ampiezza e all’aggiornamento del patrimonio librario: 4 utenti su 5 sono oddisfatti. “Dall’indagine esce un quadro positivo - ha commentato il presidente Barzanti - malgrado carenze da non trascurare. La notevole dinamica di crescita si è registrata, paradossalmente, in tempi di diminuzione di risorse e crescenti difficoltà. Le questioni più preoccupanti che come cda avvertiamo - ha concluso - sono relative al personale che subisce una continua contrazione, l’obbligata diminuzione degli acquisti, la ridotta capacità di investimento a seguito dell’uscita della Provincia dal Consorzio. L’apporto di sponsorizzazioni e partnership è aumentata a prezzo di grandi sforzi. Il Comune assicura un contributo di 400.000 euro l’anno. La Regione 50.000 euro. A partire dal Mibact le istituzioni devono dimostrare più attenzione per biblioteche e archivi”. ◀