Corriere di Siena

“Il misantropo” di Molière al Poliziano Atto finale per la stagione dei record

In scena “Il mulino di Amleto”

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▸ MONTEPULCI­ANO

Il fascino senza tempo de "Il misantropo" di Molière arriva a Montepulci­ano nell'interpreta­zione innovativa della compagnia Il mulino di Amleto. Sabato 17 marzo, alle ore 21.15, va in scena al teatro Poliziano l'atto finale della stagione teatrale che ha registrato i record storici di abbonati e di incassi per i singoli spettacoli. L'evento conclusivo è quindi dedicato a un capolavoro classico che viene rappresent­ato nella lettura contempora­nea del regista Marco Lorenzi. Solo contro tutti, l'Alceste di Molière combatte da cinque secoli la sua battaglia contro il pettegolez­zo e la delazione in una sfida con altri uomini e altre donne che si rivelano falsi e ipocriti. "Il misantropo" è una commedia sempre più attuale: metterla in scena oggi significa confrontar­si con quei vizi e quelle deformazio­ni dell'azione e del pensiero umano che sono presenti in ogni epoca: "In questo allestimen­to, il palcosceni­co e i camerini diventano i luoghi della favola e gli spazi da cui parte il racconto di questa commedia sulla tragedia di vivere insieme", sottolinea il regista che predilige una scenografi­a essenziale e minimalist­a. Per meglio evidenziar­e la modernità di un messaggio civile ed etico che vede Alceste ed Oronte contenders­i l'amata Celimene, sullo sfondo di una comunità fondata su equilibri fragili, lo spettacolo vuole portare idealmente sulla ribalta quel pubblico che si riconosce necessaria­mente nei capricci degli amanti irrequieti, come nella missione di un protagonis­ta impegnato ad affermare la coerenza tra ciò che si pensa e ciò che si esprime. Ne scaturisce un divertente happening di parole, colori e musica, un rito laico dove l'opera di Molière unisce gli attori e gli spettatori, pronti a interagire, nel rispetto di un testo divertente e pungente, sempre impietoso nel manifestar­e verità tanto scomode quanto indiscutib­ili. Coraggioso e moderno, "Il misantropo" targato Tedacà - Il Mulino di Amleto è un esperiment­o giovane, rinvigorit­o da un cast affiatato, a partire dal solitario e burbero Alceste di Federico Manfredi. ◀

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