Corriere di Siena

Grillo striglia i suoi: “Sì alle Olimpiadi per dimostrare che sappiamo fare a modo nostro”

Ha scritto ai consiglier­i comunali di Torino più intransige­nti. E la sindaca Appendino ottiene il sì del consiglio metropolit­ano a un documento unitario a favore

- Di Silvia Caprioglio

▸ TORINO - Prove di ricucitura nel Movimento 5 stelle sulla candidatur­a di Torino a ospitare i Giochi olimpici invernali del 2026. In campo è sceso anche Beppe Grillo, che ha scritto a Viviana Ferrero, una dei quattro consiglier­i comunali - insieme a Damiano Carretto, Daniela Albano, Marina Pollicino che ha fatto saltare lunedì la seduta, in cui era calendariz­zata una mozione del Pd sull’argomento. «Capisco i vostri dubbi, è giusta la preoccupaz­ione di alcuni», ha rimarcato Grillo, ma bisogna «dimostrare la possibilit­à di fare le cose a modo nostro rispettand­o le nostre linee guida su ambiente, economia e sostenibil­ità».

L’ala più movimentis­ta dei cinquestel­le è contraria alle grandi opere e agli impegni che possano incidere sul debito, ma a favore del sì la sindaca Chiara Appendino ha come argomento che l’impatto economico e struttural­e dovrebbe essere ridotto in virtù del riutilizzo degli impianti realizzati nelle valli torinesi per le Olimpiadi invernali del 2006. Appendino ha deciso di rimandare l’invio della lettera con la manifestaz­ione di interesse della Città, per cui c’è tempo fino al 31 marzo, e nel frattempo ha incassato il via libera unanime, con 18 voti, del Consiglio metropolit­ano a una mozione unitaria che la impegna «ad adoperarsi presso tutte le sedi competenti a presentare entro il 31 marzo la manifestaz­ione di interesse di Torino per i Giochi olimpici e paralimpic­i invernali 2026».

Il testo è costato non poco lavoro di mediazione nel trovare una sintesi tra due diversi documenti, uno presentato da centrodest­ra e centrosini­stra e uno del M5s, e Appendino ha comunque chiarito che una manife- stazione di interesse non equivale a una candidatur­a. «Vogliamo costruire un modello di- verso, Torino è un caso unico in Europa con impianti da utilizzare, ma nessuno di noi può dire se siamo in grado di avanzare una vera candidatur­a. Serve un confronto costruttiv­o per un modello sostenibil­e». Insomma, la strada è ancora lunga e «la sfida parte dopo il 31 marzo». Intanto, alla finestra c’è anche il Veneto, col governator­e leghista Luca Zaia che ha proposto la propria regione in tandem con le Province di Trento e Bolzano, puntando su attrattivi­tà e strutture delle Dolomiti, usando da volano i Mondiali di Cortina 2021, per “Olimpiadi a impatto zero”.

La Provincia di Bolzano ha annunciato che non intende depositare una manifestaz­ione di interesse a una candidatur­a altoatesin­a, mentre Milano per ora non si fa avanti e attende le mosse del Coni. Sul fronte Carroccio si è intanto impegnato anche Matteo Salvini, che si è detto favorevole a Giochi diffusi, che coinvolgan­o più città e territori. ◀

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy