Banche più sicure, oggi l’accordo
Oggi la firma di un protocollo per favorire la prevenzione della criminalità: aumenta la videosorveglianza
▸ SIENA
Un protocollo per prevenire la criminalità in banca. La firma del documento è in programma per la giornata di oggi (ore 12) in prefettura.
L’accordo verrà siglato alla presenza dei vertici provinciali delle forze dell’ordine, al tavolo anche il prefetto Armando Gradone, il responsabile dell’ufficio sicurezza anticrimine dell’Abi, Marco Iaconis, e rappresentanti degli istituti di credito presenti sul territorio. Il protocollo si propone di incrementare il livello di sicurezza dei dipendenti delle banche e delle apparecchiature Atm attraverso l’attivazione, in base alla valutazione delle specifiche vulnerabilità, delle misure ritenute più idonee tra quelle individuate dall’Abi come di maggiore efficacia per il contrasto di furti e rapine.
Con la firma del protocollo - spiega la prefettura - gli istituti di credito si impegnano a dotare ciascuna dipendenza, entro tre mesi dalla sottoscrizione, di almeno cinque misure di sicurezza tra quelle espressamente previste (in via prioritaria, sistemi di videoregistrazione e dispositivi di custodia valori ad apertura ritardata oppure, in alternativa, dispositivi di erogazione temporizzata del denaro) con la previsione, qualora i dipendenti abbiano già subito in passato delle rapine, di elevare ulteriormente il livello di sicurezza con l’adozione di una misura aggiuntiva a quelle minime stabilite.
Allo stesso modo, entro sei mesi dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa che sarà firmato oggi, le banche si impegnano a proteggere le proprie apparecchiature Atm con almeno tre sistemi di sicurezza tra quelli individuati dall’Abi, con la previsione, anche in questo caso, di una misura aggiuntiva qualora l’apparecchiatura abbia già subito attacchi in passato.
La prefettura di Siena, dal suo canto, assicurerà uno stretto raccordo con OssifCentro di ricerca sulla sicurezza anticrimine dell’Abi per il monitoraggio, con il supporto delle forze di polizia, dei sistemi di sicurezza installati dalle banche, per il sostegno alle iniziative di informazione/formazione anticrimine in favore degli operatori di banca, per la promozione, infine, di incontri con le parti firmatarie, anche in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per l’esame congiunto, infine, delle problematiche che sono relative alla prevenzione della criminalità in danno delle banche. ◀