I gioielli delle Crete svelati dal Fai
Con le Giornate di primavera alla scoperta di un antico mosaico romano. Visite a Chiusure
▸ ASCIANO - E’ risaputo che le Giornate di Primavera del Fai mettono a disposizione del grande pubblico luoghi e oggetti d'arte inediti, tesori normalmente poco accessibili. E’ uno dei motivi di vanto di questo Fondo Ambiente italiano che non solo tutela il patrimonio e lo valorizza, ma ce lo fa amare. Uno scopo grande, che affascina migliaia di cittadini distratti ma non insensibili. Quest’anno il Fai di Siena, di cui è presidente Donatella Capresi, ha orientato il programma di primavera su Asciano, grazie ad una felice collaborazione con il Comune e la Pro Loco del paese delle Crete, ricco di fascino, sia ambientale che ar’tistico.
Pochi sanno che proprio ad Asciano, di proprietà della famiglia Francini Naldi, noti farmacisti del posto, esiste una dimora impreziosita da un mosaico romano di pregiata fattura e ben conservato. Un pavimento in mosaico policromo del II secolo dopo Cristo, considerato parte di un’antica villa rurale romana, dotata probabilmente anche di terme. In occasione delle Giornate di primavera, il 24 e 25 marzo, sarà possibile visitare questo gioiello, normalmente occultato alla vista. Oltre alla villa sarà possibile apprendere anche la storia dell’antica farmacia Francini Naldi fondata nel 1795 che da dieci generazioni appartiene alla stessa famiglia. L’ambiente conserva ancora oggi gli arredi originali realizzati dagli artisti ascianesi Baroni, in stile impero con fregi in oro.
Il programma Fai di primavera, grazie alla collaborazione della Famiglia Panichi, prevede pure la presentazione della Pieve di Sant’Ippolito, la più antica chiesa di Asciano che conserva nel suo interno un unico altare sormontato da una nicchia centinata decorata con un importante affresco. Questa non sarà l’unica chiesa visitabile in quel fine settimana perchè verranno spalancate le porte anche della chiesa di San Francesco. A dimostrazione poi che il Fai ama estendere nel tempo la propria impronta per rendere un beneficio sempre maggiore alla comunità, verrà inaugurata in quei giorni una suggestiva mostra presso il museo Cassioli dal titolo: “Amos Cassioli e gli amici puristi. Opere dell’800 senese da una collezione privata”. L’esposizione è promossa dall’associazione Pro Loco di Asciano, unitamente al Comune di Asciano e alla Delegazione del Fai di Siena e Provincia, con il patrocinio della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo. La rassegna presenta circa 40 opere, di proprietà privata, tra disegni, dipinti e acquarelli di Amos Cassioli e dei maggiori protagonisti della scuola senese dell’Ottocento quali: Luigi Mussini, Alessandro Franchi, Cesare Maccari, Pietro Aldi, Riccardo Meacci. Il progetto Fai prosegue spingendosi a Chiusure con un interessante programma di visite a cura del Gruppo Fai Giovani di Siena. Oltre alla visita all’antico borgo di Chiusure nella Chiesa di San Leonardo sarà possibile ammirare la tela restaurata della “Madonna col Bambino e i santi Benedetto e Michele Arcangelo”, eseguita nel 1533 dal pittore senese Bartolomeo Neroni detto il Riccio (Siena 1505 ca - 1571). Il restauro, realizzato dal restauratore Jacopo Carli, è stato finanziato dalla Delegazione Fai e dalla Pro Loco. “Abbiamo scelto Asciano, le sue bellezze e il suo territorio ha detto la presidente Donatella Capresi in occasione della presentazione del programma - perché questa è una terra piena di tesori d’arte e di bellezze che pochi conoscono e meritano di essere valorizzati. Quest’anno abbiamo l’occasione di mostrare anche un restauro e una rassegna di grande attrazione, a dimostrazione che il Fai è sempre nel territorio”.
Un territorio di inaudita bellezza paesaggistica, quale quello delle Crete trova anche la collaborazione della Fiab Amici della bicicletta. “Per noi - ha detto il sindaco di Asciano Paolo Bonari - è un grande onore collaborare con il Fai perchè la nostra comunità desidera valorizzare i suoi talenti e farsi scoprire. Non vogliamo solo mostrare ciò che abbiamo, ma desideriamo promuovere un turismo di tipo esperienziale”. ◀