La Pro loco di Francesco Giubbilei scommette sui giovani
Il rinnovato gruppo dirigente punta a realizzare un evento per l’estate
▸ CASTIGLIONE D’ORCIA È stato rinnovato nei giorni scorsi il consiglio direttivo della Pro loco di Campiglia d’Orcia associazione molto vivace del piccolo borgo, che unitamente a altre manifestazioni di volontariato, opera attivamente per tenere viva una piccola comunità, che molto tenacemente vuol difendere la propria identità, la propria storia e cultura. A guidare la nuova compagine, di cui fanno parte alcuni membri delle precedenti gestioni, il giovane presidente Francesco Giubbilei, assistito dal vicepresidente Alessio Bardi e supportato dai consiglieri Rebecca Parricchi, Barbara Battisti, Marta Ricci, Chiara Mascelloni, Samuele Mazzini, Cosimo Valenti, Damiano Guerri e Alessandro Franchetti. “Del direttivo fanno parte alcuni membri, che hanno già maturato una esperienza all’interno della Pro Loco e giovani del paese, molto attivi e partecipi alle varie manifestazioni e agli eventi. Il nostro impegno sarà fresco, moderno, ma al tempo stesso non potrà esimersi dal tenere conto del passato e delle tradizioni”, osserva Francesco Giubbilei, 28 anni, dottore forestale, neo-eletto presidente. “Siamo persone che hanno molto a cuore il paese e che credono fermamente nella possibilità di creare qualcosa di importante per valorizzarlo e vivacizzarlo. Ci conosciamo bene tutti, avendo condiviso esperienze di volontariato, come in occasione della Festa del Marrone, fulcro della nostra comunità, su cui contiamo di portare una ventata di novità, nel segno comunque della tradizione, della storia, degli usi e costumi. Novità, ma anche benessere per chi vive nel paesello, ma anche per chi viene qui a trascorrere periodi di vacanza e deve stare bene. Crediamo molto nella capacità attrattiva di Campiglia e ci siamo messi in gioco proprio al fine di fare qualcosa di importante per il paese. Una delle prime idee sarà quella di organizzare un evento di grande richiamo per la zona per il periodo estivo”, conclude Giubbilei. ◀