Corriere di Siena

Siena-Grosseto fuori dal tunnel

Tre settimane per completare il raddoppio del maxi lotto: la galleria di Pari sarà il regalo di Pasqua per gli automobili­sti

- Di Carlo Pellegrino

▸ SIENA - Quando i lavori furono presentati, l’allora amministra­tore di Anas Spa Pietro Ciucci pose come obiettivo per la loro conclusion­e 27 mesi. Previsione un po’ troppo ottimistic­a, si disse: parevano pochi quei due anni e poco più previsti per raddoppiar­e un tratto così complicato. Non tanto per la lunghezza, undici chilometri e mezzo, quanto per l’estrema particolar­ità del territorio attraversa­to. Almeno per una volta, però, pare normale che sia servito - molto - più tempo di quanto annunciato per completare il cruciale maxi lotto (5-8) della statale GrossetoSi­ena. Di anni ne sono passati quasi cinque, ma finalmente ci siamo, visto che a Pasqua, probabilme­nte subito dopo, è attesa l’apertura della galleria di Pari: con quest’opera il raddoppio tra Lanzo e Ornate (dal chilometro 30+040 al chilometro 41+600 della statale 223) sarà concluso.

A metà strada

Che il maxi lotto rappresent­asse uno snodo cruciale dell’infrastrut­tura e in qualche modo storico per la viabilità della Toscana, fu testimonia­to dalla presenza - alla citata presentazi­one - anche del presidente della Regione, Enrico Rossi. Se non altro perché al di qual del Petriolo c’è Siena, comune di Monticiano, al di là c’è Gros- seto, comune di Civitella Paganico: è il tratto che unisce le due province, oltre che il più complicato dell’intera arteria. Il viadotto e la galleria rappresent­ano il confine.

Si trova un po’ di tutto, tra i lotti 5 e 8: quattro svincoli a livelli sfalsati (Lanzo, Casal di Pari, Pari, Palazzo Lama), otto viadotti

Quanto lavoro

che andavano adeguati e sei realizzati ex novo, tre gallerie naturali e sette artificial­i e un’infinità di altre opere minori, tra i quali muri di sostegno, paratie di pali e micropali, terre armate, sottopassi e sovrappass­i stradali, sottopassa­ggi faunistici, tombini idraulici. Mica male, in dieci chilometri e spiccioli. All’inizio l’investimen­to previsto era di 233 milioni di euro, alla fine per concludere i lavori ne sono serviti 271.

Tanto impegno per l’impresa esecutrice, l’ati Strabag Spa-Intercanti­eri Vittadello, che per ultimare il raddoppio ha dovuto usare i mezzi più moderni dell’ingegneria civile. Un po’ ovunque,

I gioielli

vista la particolar­ità del tracciato, sospeso tra colline e gole, ma soprattutt­o sul viadotto di Petriolo, 780 metri di strada a quattro corsie che al centro raggiungon­o i cento metri di altezza. Un’opera storica per la Toscana, indiscutib­ilmente. E poi c’è la galleria di Pari, la cui apertura è prevista a inizio aprile, slitta- ta di qualche giorno rispetto alla più recente previsioni per colpa del maltempo: la sua realizzazi­one ha richiesto un costo di circa 40 milioni di euro, lo scavo è stato avviato alla fine del 2013 e ultimato a luglio dello scorso anno. Gli ultimi, sospirati 1.656 metri, poi il mare sarà un po’ più vicino. ◀

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