Ma per il leader Salvini “niente è impossibile”
Il capo della Lega ospite del salotto di Barbara D’Urso non chiude la porta in faccia a Di Maio: “Governeremo con chi appoggia il nostro programma”
ROMA
"Andrò in Parlamento dicendo: vogliamo cancellare la Fornero, ridurre le tasse, chi ci sta? Su questi punti, chi ci sta, chi ci segue? Se c'è qualcuno che dice sì, si parte da questo programma e questa squadra, si parte dal centrodestra che ha vinto, ci metto la faccia". Sono parole di Matteo Salvini, ospite ieri nel salotto di Barbara D’Urso a “Domenica live”. "Non sono disponibile ad andare al governo a tutti i costi con chiunque - ha aggiunto - e quando sento: governo di larghe intese, tutti assieme per un anno... No! Cosa vogliono fare? Mio dovere è andare a sentire tutti gli altri, io rimango quello che ero prima, vediamo gli altri se passano dalle parole ai fatti. Non si può andare al voto subito, la gente a un certo punto ti dice basta". Salvini ha parlato anche dell' ipotesi di un esecutivo con i cinquestelle: "Governo con i M5s? Voglio vedere cosa vogliono fare. Mio dovere è andare a sentire tutti. Non c'è niente di impossibile e irrealizzabile". Con i cinquestelle "c'è una visione diversa sul lavoro. Loro vogliono dare 700-800 euro a chi sta a casa. Io non sono d'accordo, se uno è in difficoltà posso dare un prestito per aiutare a trovare lavoro, ma altrimenti quelli che lavorano che sono: più stupidi degli altri? Vediamo, passiamo dalle parole ai fatti. Voglio capire, anche sulla Lega hanno detto tante cose, che siamo razzisti". Matteo Salvini ha anche parlato al telefono con Luigi Di Maio, leader del M5s, come ha reso noto lo stesso segretario della Lega. "Ci siamo confrontati sulla questione delle presidenze delle Camere in vista del voto di venerdì. Non abbiamo parlato di nomi né di ruoli". "Sarò contento - ha precisato Salvini come centrodestra di sentire lui e gli altri esponenti politici con l'unico obiettivo di giungere quanto prima a rendere operativo il Parlamento". Di tutto questo, ha però precisato il leader della Lega, non si è parlato nel colloquio telefonico con Di Maio. Salvini ha respinto, poi, l'idea di un esecutivo targato M5s-Pd. "Mi sembra strano che vada al governo chi è
stato sonoramente bocciato dagli italiani. Se vado all'opposizione perché si inventono altri giochini, ne risponderanno agli italiani". E quanto ai temi su cui costruire un'intesa con i Cinque stelle, ha affermato: "Stando alle parole, la legge Fornero è una cosa che anche loro vorrebbero cambiare, c'è un rapporto con l'Europa da cambiare, c'è una riforma della scuola da cambiare. Lo sconto per chi è in carcere condannato a meno di 4 anni di galera", ha aggiunto Matteo Salvini. Dopodiché "cosa vogliono fare Pd, 5 stelle? Vediamo!". Parlando poi di sicurezza, Salvini ha detto chiaro e tondo: "Non ne posso più dei clandestini che stanno in giro a far niente", raccogliendo l'applauso più forte dalla platea. Quindi ha regalato alla “padrona di casa”, Barbara D'Urso una boccetta d'olio che gli è stato regalato da alcuni studenti del liceo scientifico di Rosarno: "Voglio andare a Bruxelles - ha aggiunto tra gli applausi - a dire basta, non voglio avere sulle tavole l'olio tunisino e le arance del Marocco”. Ma nel dopo voto, con i vincitori, centrodestra e pentastellati, senza maggioranza, c’è anche lo scenario di un rapido ritorno al voto, che in realtà nessuno pare volere. Nemmeno il leader della Lega, reduce dall’incontro a Milano con i simpatizzanti del partito e i neo eletti lombardi in Regione e in Parlamento cui ha detto “gli italiani ci hanno chiesto di governare. Questo faremo. Altre soluzioni non ne vedo” perché “non si può andare al voto subito... La gente a un certo punto ti dice basta. L’ultima cosa che vorrei è andare a votare”». Il segretario della Lega però, dichiarazione dopo dichiarazione, sembra fare un test sulla sua coalizione di centrodestra. Ci sono le provocazioni rivolte a Silvio Berlusconi con le aperture a Luigi Di Maio, al quale invece il leader del Carroccio ventila la minaccia di elezioni con un Rosatellum con premio di maggioranza alla coalizione irrobustito. Una iattura per Di Maio. ◀