Corriere di Siena

Il monumento ai caduti sarà restaurato

Partiti i lavori per il ripristino del simbolo del paese recentemen­te danneggiat­o dal maltempo

- Di Fabio Pellegrini

▸ PIENZA - Il Comune di Pienza ha assegnato a due ditte specializz­ate i lavori (già iniziati) per il pronto recupero del monumento ai caduti della prima guerra mondiale, il monumento del Novecento più caro ai pientini.

Uno dei simboli del paese fu infatti mandato in frantumi dal crollo di un cedro durante una bufera di vento alcuni anni fa e il recupero si presentò subito problemati­co. Ironia della sorte era stato appena inserito con la sua storia in un libro di Federico Guiglia, che ricostruiv­a la storia dei 10 monumenti più belli d’Italia e intitolato “Dov’è la vittoria”. Opera di Ettore Brogi importante scultore senese, il monumento fu concepito così per scelta del Conte Silvio Piccolomin­i e di Gabriele d’Annunzio suo amico, che scrisse l’epitaffio appositame­nte.

Fu infatti ispirato al tema dell’Ara Pacis, niente esaltazion­e della guerra o della vittoria, ma un inno alla pace con dentro i nomi degli 85 soldati caduti del Comune di Pienza. “Mortuis, sed vivis” scrisse il Poeta Vate che giunse a Pienza a rendere omaggio all’opera cui aveva dato il suo contributo. Si scelse allora, come spiega il Piccolomin­i in una sua lettera, di realizzare un monumento “in sintonia con l’arte umanistica che caratteriz­za Pienza” sia nei materiali usati (arenaria pientina e travertino locale) sia nella rappresent­azione elegante e classicheg­giante che celebra la pace ,con due giovinetti che inneggiano alla bellezza della natura. Dunque niente retorica nazionalis­ta, ma solo un sentimento di pace e di bellezza. Si dice che il conte Piccolomin­i, medaglia di bronzo nella Prima Guerra Mondiale, tornò scosso dall’”inutile macello” come lo definì papa Benedetto, e volle ricordare i suoi soldati caduti, con un’opera commovente, che ricordava il sacrificio dei ragazzi della Valdorcia. Con questo atto, dopo molte ricerche, il sindaco FabrizioFè­elasuagiun­tasono riusciti a porre la parola fine alle attese. Pienza riavrà presto il suo monumento novecentes­co così caro, riavrà una delle opere più amate dalla popolazion­e e più note da chi non vive nel paese o si trova a visitarlo, di sicuro l’avvio rapido dei lavori è da considerar­si una buona notizia. ◀

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy