Valentini lancia la “forza tranquilla”
Battezzata la lista In Campo. Il coordinatore sarà Roberto De Vivo. Il sindaco ribadisce: “Voglio le primarie”
▸ SIENA - Il battesimo arriva a cena: “In Campo” scende ufficialmente… in campo. La lista civica che appoggia la ricandidatura di Bruno Valentini (“Ma ci collochiamo all’interno del centrosinistra” dicono) si ritrova al circolo La Tuberosa e rompe gli indugi, tanto che ieri sera è stato anche annunciato il nome del coordinatore: sarà Roberto De Vivo, ex membro dell’esecutivo Pd, a fare da punto di riferimento. Il motto, invece, è “La forza tranquilla”.
“Inizia un percorso - ha detto lo stesso De Vivo - per riavvicinare le persone alla politica e allargare il fronte del centrosinistra. Stiamo lavorando per questo e nei prossimi giorni proseguiremo su tale strada”. Una strada che porterà Valentini a candidarsi anche da solo, senza Pd, qualora il partito, in qualche modo, dovesse escluderlo dalla competizione? La risposta del primo cittadino non è definitiva, ma certo le indicazioni non mancano: “Dovessi delegare questa scelta a chi mi sostiene ed è presente stasera (ieri sera, ndr) la decisione sarebbe già presa. Ma io ho una storia e non vorrei prendere decisioni che potrebbero essere deflagranti. La priorità è quella di garantire un governo democratico e progressista a Siena, è quello che mi chiedono tutti”. Circa duecento i commensali che hanno occupato i locali del circolo nel centro storico di Siena: è il secondo segnale che i cittadini vicini a Valentini lanciano al Pd e al centrosinistra. Dopo la cena che aveva oggetto il rendiconto di mandato, “Facciamo il bis” ha chiaramente un profilo politico, anche e soprattutto in vista delle decisioni che dovrà prendere il Partito Democratico nell’assemblea di domani sera (ore 21 al circolo di Fontebecci). Il segretario Simone Vigni ha continuato a lavorare nella giornata di ieri in vista di questo appuntamento sulle solite ipotesi: primarie, referendum fra gli iscritti, esclusione di Valentini o investitura del “civico” Fulvio Bruni e anche ieri sera si sono tenute diverse riunioni. “Primarie, primarie, primarie - insiste l’attuale primo cittadino di Siena - Non vedo altre strade: è coerente anche con quello che ha detto Martina al partito nazionale. Vigni dice che sbaglio atteggiamento? Che mi corregga, attraverso le primarie. Un mio passo indietro? Mi dovrebbero dimostrare che esiste qualcuno più vincente di me, io non vedo nessuno in giro e l’unico modo, oltretutto, di dimostrarlo sono le elezioni primarie, come grande momento di coinvolgimento dei cittadini”. Seduti a tavola tanti assessori (Maggi, Mazzini, Sestini, Tarquini), qualche consigliere comunale (fra cui Gianni Porcellotti e Pasqualino Cappelli), diversi dipendenti comunali; e poi anche l’ex parlamentare Luigi Dallai, Carlo Rossi presidente dell’Asp Città di Siena, il deputato della Fondazione Mps Vincenzo Del Regno, il direttore di Qualivita Mauro Rosati, Egidio Bianchi presidente della Lega basket, Roberto Rosa del Costone, Duccio Nello Peccianti dell’associazione Le Mura, l’ex presidente della Pubblica Assistenza Vareno Cucini, Florio Faccendi presidente di Banca Cras e anche Nicola Malvinni, il segretario del circolo Pd di Isola d’Arbia che ha proposto il referendum fra gli iscritti. “Mi sembra una risposta debole ha detto a questo proposito il sindaco Bruno Valentini - e a noi servono risposte forti, andare allo scontro con me significherebbe scontrarsi con la città, spero che il Pd ascolti la voce dei senesi e rifletta con attenzione sui risultati elettorali”.
La palla passa adesso ai Dem, che domani sera dovranno prendere una decisione. “Abbiamo bisogno di certezze - ha detto a questo proposito ieri Luca Micheli, membro dell’assemblea Pd - dal progetto di città, alla coalizione, alla scelta del candidato sindaco ed alla battaglia elettorale. Il gruppo dirigente ha la responsabilità di costruire una sintesi, non tralasciando nessuna delle opzioni possibili. Nessuno pensi a primarie farlocche, che non rappresenterebbero altro che l’ennesimo caminetto renziano fuori stagione o a prove di forze”. ◀