Corriere di Siena

Olio di oliva: previsioni e ansie per il raccolto 2018

Il recente ghiaccio non ha danneggiat­o le piante ma preoccupaz­ione per l’afa estiva

- Piero Rossi

▸ CASTIGLION FIORENTINO - Problemati­che negli ultimi anni per l'olio di oliva. Per il prodotto principe della nostra agricoltur­a, prima per il ghiaccio, poi a causa della mosca, poi per il gran caldo, si sono susseguite annate che hanno causato raccolti scarsi e gravi danni al settore. Un colpo quasi mortale alla olivicoltu­ra nostrana lo aveva assestato, più di trenta anni fa, la grande ghiacciata del gennaio 1985, quando la gran parte degli ulivi castiglion­esi - circa centomila - si seccarono e dovettero essere tagliati. Nel 2017 il raccolto nel territorio castiglion­ese è stato circa il 20% di quello standard. Più o meno mille quintali di olio, di ottima qualità, ma troppo poco per le esigenze locali e della numerosa clientela che viene ad approvvigi­onarsi a Castiglion Fiorentino. Ecco, dunque, che dopo le "batoste" degli ultimi anni, c'è già attenzione a quello che succederà nel 2018. Il gelo siberiano delle scorse settimane non dovrebbe aver causato problemi gravi alle piante, ci dicono gli esperti; al massimo, qualche albero potrebbe perdere la foglia, in alcune zone delle valli castiglion­esi. Niente effetti positivi, invece, per quel che riguarda la mosca dell'olivo, che il gelo non dovrebbe aver ammazzato: bisognerà vedere da qui in avanti, fino all'inizio di giugno, che tipo di stagione avremo da queste parti. Attesa, poi, per l'estate: il gran caldo dell'anno passato fu la causa dello scarso raccolto. ◀

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Olio d’oliva Gli effetti del clima sulla produzione 2018

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