Corriere di Siena

La Robur può scrivere la storia

A Livorno con la tranquilli­tà predicata da Mignani e con l’entusiasmo di 700 tifosi

- Di Alessandro Lorenzini

▸ SIENA - La partita più importante del campionato, almeno fin qui. Condita, oltretutto, da una rivalità storica, dal fatto che il Siena ci arriva in testa alla classifica e il Livorno è secondo. Non solo: entrambe sono uscite sconfitte dall'ultima giornata di campionato, sebbene in contesti diversi. Infine il pubblico: lo stadio dell'Ardenza è da sempre un "catino" focoso, da Siena partiranno 12 torpedoni e 700 tifosi. Insomma gli ingredient­i per una sfida storica ci sono tutti, poi sarà il campo a dare le risposte. Non saranno, probabilme­nte, una "sentenza": al triplice fischio, al di là del risultato finale, mancherann­o ancora sette giornate di campionato, ma sicurament­e il turno di oggi sarà molto importante dal punto di vista piscologic­o.

Nonostante la sconfitta con il Monza la "febbre" a Siena è salita anche nella giornata di ieri, complice pure il passo falso dei labronici che ha permesso alla Robur di rimanere in testa alla classifica. In generale, però, è stato il lavoro fatto da Mignani e Vergassola sulla squadra che ha riavvicina­to i tifosi e fatto salire l'entusiasmo attorno ai bianconeri. C'è voglia di impresa, c'è voglia di scrivere un'altra pagina di storia. Per quanto, chiarament­e, la sfida di questa sera sia difficile e particolar­mente dura, visto che davanti ci sarà comunque la super favorita in estate e dotata di una rosa di altissimo livello.

Michele Mignani riparte dalla certezza

Tifo Qui Siena

del 4-3-1-2, ormai identità del Siena. Non uno schema dogmatico, perchè alla fine Guberti, nel ruolo di partenza di trequartis­ta, giostra molto sulle fasce, andando a spesso a creare un vero e proprio tridente, ma anche sulla linea dei centrocamp­isti, andando ora a fare da play maker al fianco di Gerli ora l'esterno a sinistra per creare il 4-4-2. Non è il solo, ovviamente, a svariare: basta pensare a Marotta, ai movimenti di vassallo sulla trequarti, alle “sortite” degli esterni bassi di difesa.

Rientra Bulevardi dopo la squalifica in mezzo al campo: quantità e qualità (compresa forza fisica, che in una sfida del genere non guasta mai) per supportare Gerli, che sarà confermato al centro, con Vassallo a sinistra. Non ci dovrebbero essere molto dubbi sull'undici di partenza, anche se in difesa a destra Rondanini ha sofferto a Monza contro D'Errico, mentre, in attacco, Neglia ha dato impression­i positive nel finale, quando è stato chiamato a dare il suo contributo. In ogni caso si dovrebbe ripartire dalla difesa a quattro davanti a Pane formata dallo stesso Rondanini, con Iapichino a sinistra e la coppia Sbraga-D'Ambrosio centrali. In mezzo, come detto, il trio Bulevardi-Gerli- vassallo, con Guberti dietro a Marotta e Santini.

Il Siena avrà dalla sua quella serenità e quella consapevol­ezza che sono stati caratteris­tiche della squadra da una parte e del lavoro di Mignani dall'altra, insieme a una crescita esponenzia­le dall'estate in poi. Si può scrivere la storia. ◀

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