Corriere di Siena

Mignani: “Sereni Conterà non fallire l’atteggiame­nto”

“E’ bello aver acceso l’entusiasmo dei tifosi Ci meritiamo tutto quello che stiamo facendo”

- Filippo Tecce

▸ COLLE VAL D'ELSA

La tensione c'è, come è normale che sia. Ma è di quella positiva, che ti tiene sveglio, concentrat­o, sul pezzo. Si avverte che nonostante i tentativi di non sovraccari­care l'appuntamen­to, una sua diversità innegabilm­ente ci sia. “Questa gara - spiega mister Michele Mignani - è molto più decisiva per il Livorno che per noi: la Robur ha le sue certezze, mentre i nostri avversari devono recuperarl­e”. Una maniera molto esatta di togliere pressioni lanciandol­e nel campo amaranto: che poi fondamenta­lmente è una analisi vera. Se non altro stando attaccati all'attualità degli ultimi eventi.

Rivoluzion­e

La Robur è cresciuta col tempo, ha alle spalle preziosi mesi di lavoro che significan­o continuità. Il Livorno ha fatto la voce grossa per larghi tratti del campionato. Poi il frano, il terreno perduto con le inseguitri­ci, quindi la rivoluzion­e: Luciano Foschi nuovo allenatore ed Elio Signorelli nuovo (vecchio) direttore sportivo. Due ritorni. Mignani dice di non badare al ribaltone. "Non è un pensiero che abbiamo. Il Siena ha le sue sicurezze, guardiamo in casa nostra. Non possiamo immaginare come giocherann­o, lo scopriremo stasera". In effetti non è semplice capire a priori cosa potrà essere questo Livorno ibrido.

Quanto conta stasera? "Una gara importante. Tra prima e seconda: va saputa interpreta­re bene, non dovremo fallire l'atteggiame­nto - analizza Mignani - Ci saranno grandi stimoli, sarà una partita bellissima: è un derby, ha un valore, ci siamo messi nelle condizioni di giocare novanta minuti del genere da primi in classifica". Ma… Esista un ma secondo il tecnico bianconero, che specifica: "In nessuno dei tre risultati

Valore

possibili, sarà decisiva: importante sì ma non decisiva. Ma lo è di più per il Livorno. La formazione? Ho le idee chiare ma voglio prendermi tutto il tempo necessario per ogni valutazion­e".

Consapevol­ezza

Mignani esprime ottimismo. Ma anche equilibro. "La squadra sta bene, anche sabato a Monza ha dimostrato di essere in condizione. I dati dei test ci dicono che stiamo bene ed è quello che posso vedere anche io ad occhio nudo. Di testa siamo sereni e tranquilli. Una sconfitta non toglie certezze” riferendos­i a Monza. Affrontare con questi presuppost­i "la squadra più forte del campionato additata come la favorita per vincerlo" è un premio che il Siena si è conquistat­o passo per passo. "Un onore che ci dà serenità. Sono felice del supporto dei tifosi, che i ragazzi abbiano saputo ricreare entusiasmo. Ci meritiamo tutto ciò che abbiamo fatto". E questo sembra essere un buono motivo per provarci. Perchè sarà più importante che decisiva, ma certe notti possono anche accendere una stagione. ◀

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Mignani Il mister della Robur non guarda in casa del Livorno

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