Mignani: “Sereni Conterà non fallire l’atteggiamento”
“E’ bello aver acceso l’entusiasmo dei tifosi Ci meritiamo tutto quello che stiamo facendo”
▸ COLLE VAL D'ELSA
La tensione c'è, come è normale che sia. Ma è di quella positiva, che ti tiene sveglio, concentrato, sul pezzo. Si avverte che nonostante i tentativi di non sovraccaricare l'appuntamento, una sua diversità innegabilmente ci sia. “Questa gara - spiega mister Michele Mignani - è molto più decisiva per il Livorno che per noi: la Robur ha le sue certezze, mentre i nostri avversari devono recuperarle”. Una maniera molto esatta di togliere pressioni lanciandole nel campo amaranto: che poi fondamentalmente è una analisi vera. Se non altro stando attaccati all'attualità degli ultimi eventi.
Rivoluzione
La Robur è cresciuta col tempo, ha alle spalle preziosi mesi di lavoro che significano continuità. Il Livorno ha fatto la voce grossa per larghi tratti del campionato. Poi il frano, il terreno perduto con le inseguitrici, quindi la rivoluzione: Luciano Foschi nuovo allenatore ed Elio Signorelli nuovo (vecchio) direttore sportivo. Due ritorni. Mignani dice di non badare al ribaltone. "Non è un pensiero che abbiamo. Il Siena ha le sue sicurezze, guardiamo in casa nostra. Non possiamo immaginare come giocheranno, lo scopriremo stasera". In effetti non è semplice capire a priori cosa potrà essere questo Livorno ibrido.
Quanto conta stasera? "Una gara importante. Tra prima e seconda: va saputa interpretare bene, non dovremo fallire l'atteggiamento - analizza Mignani - Ci saranno grandi stimoli, sarà una partita bellissima: è un derby, ha un valore, ci siamo messi nelle condizioni di giocare novanta minuti del genere da primi in classifica". Ma… Esista un ma secondo il tecnico bianconero, che specifica: "In nessuno dei tre risultati
Valore
possibili, sarà decisiva: importante sì ma non decisiva. Ma lo è di più per il Livorno. La formazione? Ho le idee chiare ma voglio prendermi tutto il tempo necessario per ogni valutazione".
Consapevolezza
Mignani esprime ottimismo. Ma anche equilibro. "La squadra sta bene, anche sabato a Monza ha dimostrato di essere in condizione. I dati dei test ci dicono che stiamo bene ed è quello che posso vedere anche io ad occhio nudo. Di testa siamo sereni e tranquilli. Una sconfitta non toglie certezze” riferendosi a Monza. Affrontare con questi presupposti "la squadra più forte del campionato additata come la favorita per vincerlo" è un premio che il Siena si è conquistato passo per passo. "Un onore che ci dà serenità. Sono felice del supporto dei tifosi, che i ragazzi abbiano saputo ricreare entusiasmo. Ci meritiamo tutto ciò che abbiamo fatto". E questo sembra essere un buono motivo per provarci. Perchè sarà più importante che decisiva, ma certe notti possono anche accendere una stagione. ◀