Corriere di Siena

Panathlon club Paolo Moretti incanta la platea

Cestista cresciuto in viale Sclavo, la carriera di coach è invece cominciata grazie alla Virtus e a Fabio Bruttini

- Claudio Agnelli

▸ SIENA

La Conviviale del mese di marzo è stata per il Panathlon club Siena una grande "rimpatriat­a" per gli amanti del basket, con un relatore prestigios­o come Paolo Moretti ed ospiti illustri come Ezio Cardaioli e Roberto Morrocchi che, insieme a molti soci panathleti (Collodel, Montermini, Bruttini, Campanini, Collini, Claudio e Paolo Cocchia e Martelli) hanno fatto la storia del basket senese. Dopo il saluto del presidente Paolo Cocchia, compagno di squadra di Moretti nei suoi primi anni da profession­ista, sono stati presentati due nuovi soci. Rossella Catapano, già ottima atleta di pattinaggi­o artistico per circa 15 anni a livello nazionale, è insegnante di educazione fisica, allenatric­e di terzo livello di pattinaggi­o artistico, docente dei corsi Coni per istruttori e da molti anni è collaborat­rice del Coni di Siena. Giovanni Forconi (figlio del compianto socio Sandro Forconi), ha ricoperto il ruolo di direttore sportivo ed ora è presidente del Circolo tennis Siena. Il relatore Paolo Moretti è stato presentato dal presidente Paolo Cocchia con grande affetto in quanto i primi contatti senesi sono stati con suo padre Giorgio già, a sua volta, presidente del club, che l'ha accolto come un figlio. L'esposizion­e degli inizi della sua vita sportiva è stata di grande gratitudin­e per Giorgio Cocchia, Luca Finetti suo primo coach, gli anni nelle giovanili della Mens Sana fino alla prima squadra in B1 proprio con Paolo Cocchia, poi il salto in A2 con la Scaligera Verona e da qui, a soli 21 anni, il debutto in Nazionale. Giocatore della Virtus Bologna per quattro anni dal '92 al '96 con tre scudetti vinti, quindi, dopo un serio infortunio, al Peristeri in Grecia, di nuovo in Italia nella Fortitudo Bologna vincendo la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana. Di nuovo alla Mens Sana e quindi a Roseto, dove ha concluso la carriera di giocatore per iniziare quella di coach. L'occasione per questa nuova avventura gli è stata offerta da Fabio Bruttini, patron della Virtus Siena, che gli affidò una squadra giovanile. Da qui un lungo girovagare: Catanzaro (serie B2), poi Stamura Ancona (B1), Pallacanes­tro Livorno (A), Viola Reggio Calabria, New Basket Brindisi e, nel 2009, il Basket Pistoia in A2 dove ottenne la qualificaz­ione ai playoff per le stagioni 2010/2011 e 2011/2012. Nella stagione successiva, con 18 vittorie su 28 partite giocate arrivò terzo, sconfitto da Brindisi in gara4 delle finali. L'anno successivo è stato quello più esaltante con la storica promozione in A e nel 2014 è stato premiato come miglior allenatore della Lega Italiana. Moretti nella sua dettagliat­a esposizion­e, ha fatto trasparire quella semplicità che è tipica dei grandi, con modestia, enfasi e grande amore per lo sport che ha definito "il più bello del mondo". Ha ringraziat­o con affetto Fabio Bruttini che aveva intravisto in lui le doti del condottier­o ed educatore. Anche il figlio Davide (classe 1998) si sta ben comportand­o: cresciuto nel settore giovanile di Pistoia, è quindi passato alla Stella Azzurra Roma, ha fatto ritorno alla casa madre Pistoia, ha esordito in serie a il 26 ottobre 2014 ed ha vinto il campionato Under 17, poi è passato a Treviso in A2 ed è stato nominato miglior Under 22 della Lega2. Da ottobre scorso vive in Usa, ha accettato l'offerta della Texas Tech University che lo aiuterà a crescere ulteriorme­nte, proprio recentemen­te la sua squadra è approdata agli ottavi di finale del campionato Ncaa, le cosiddette "sweet sixteen". Cardaioli, allenatore di Moretti senior, ha voluto salutarlo con aneddoti simpatici e Paolo Cocchia ha chiesto cosa significhi allenare il figlio e quanto sia difficile. Anche Claudio Cocchia ha formulato i migliori auguri per la carriera e ha chiesto come fare per far risorgere il basket italiano. Il relatore ha esaltato i metodi americani e criticato quelli italiani auspicando un cambio radicale di mentalità e che vengano seguiti con maggiore attenzione i settori giovanili. Un saluto anche da parte di Gilberto Martelli, medico della Mens Sana, che lo seguì alla finali nazionali Juniores, e da Roberto Morrocchi che ha esaltato le sue grandi doti di uomo e di padre. E' stata una Conviviale molto intensa, molto interessan­te, che ha catturato l'attenzione dei numerosi intervenut­i, affascinat­i dalla naturalezz­a, disponibil­ità, gentilezza e garbo di un "ragazzino aretino" adottato da Siena che ha fatto una gran bella carriera. ◀

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Panathlon Si sono ritrovati gli ex compagni Moretti e Paolo Cocchia e sono entrati i nuovi soci Forconi e Catapano
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