I tifosi sono assoluti protagonisti all’Ardenza
Tanti pullman partiti nel pomeriggio, colonna scortata fino allo stadio, poi ci pensa la Verbena a ingentilire la notte labronica. C’è voglia di cantare anche oltre il 90’ malgrado il risultato Un vero esodo inseguendo un sogno che non si realizza, l’inci
▸ SIENA
E’ cominciato poco dopo le 17 l’esodo dei senesi verso Livorno per sostenere la Robur inunadellepartitepiùimportanti dell’anno. Circa 700 appassionati,qualcunodiceche fosseroquasi800,sisonodati asppuntamento per viaggiare e arrivare tutti insieme. Punto di partenza classico, l’ex campino di San Prospero, da cui si è mossa la colonna di mezzi carichi di speranza, entusiasmo e fiducia negli uomini di mister Mignani. Unacuriosità:spiccavailpullman della Mens Sana basket 1871, visto che l'accordo con lesocietàdiautonoleggioprevedono l'utilizzo degli autobus delle squadre sportive senesi, in caso di necessità. Quella di ieri, evidentemente, lo era. ALivorno,comunque,andava in scena pur sempre un derby, con tutti i rischi connessi a una sfida del genere, caricata anche dalle grandi aspettative della classifica. Per questo gli sportivi senesi, da metà viaggio in poi, sono stati presi in custodia da una scorta che li ha accompagnati fino allo stadio “Armando Picchi”. Fin dall’ingresso nel settore riservato agli ospiti, raggiunto dopo aver fatto un po’ di fila, la febbre del tifo si è dimostrata altissima, tanto che durante il riscaldamento hanno cominciato a levarsi cori inneggianti a Marotta, Guberti e Vasallo, per non parlaredell’immancabileVerbena, che ha ingentilito la notte labronica. L’incitamento è costante per tuttoilprimotempo,avarodi vere emozioni. La voce si strozza solo in apertura di ripresa, quando l’ex Valiani è al posto giusto al momento giusto per portare in vantaggio il Livorno. Come la squadra in campo, anche la curva accusa il colpo, ma ben presto la voglia di farsi sentire e di spingere i bianconeri (in giallo) torna con forza. Il risultato non è quello sperato, mailtifodiSienaescedall’Ardenza a testa alta. ◀