Dalla play al campo Cutrone e Chiesa contro Messi
La nuova Italia riparte dai due giovani talenti “Lo abbiamo visto solo in tv e nei videogiochi”
▸ FIRENZE - Sono il simbolo della nuova Italia, la meglio gioventù del nostro calcio, chiamato a risorgere dalle ceneri dell’eliminazione dalmondiale:FedericoChiesa,classe ’97, esterno offensivo della Fiorentina; Patrick Cutrone, classe ’98, centravantidelnuovoMilandiGattuso. Luigi Di Biagio li ha convocati per le prossime due amichevoli della Nazionale, venerdì a Manchester, contro l’Argentina, e il 27 a Londracontrol’Inghilterra.Ilcommissario tecnico conta sulla loro esuberanza e voglia di emergere, oltre che sulle doti tecniche che i due talentihannogiàdimostratodipossedere. A loro la responsabilità di aprire un nuovo ciclo. Ma i due assicurano di non aver paura e di non sentire la pressione. “Sono onorato di essere stato chiamato per il nuovo ciclo della Nazionale, e sarebbe bello esordire con la maglia azzurra. So che devo migliorare ancora tanto e sono qui per imparare”, ha dichiarato Chiesa nel corso della sua prima conferenza stampa con la Nazionale maggiore. E Cutrone ha aggiunto: “Già venire in Nazionale per me è un sogno. Non mi aspettavo un anno fa di essere qui. Adesso spero di esordire. Vedremo lesceltechefaràilmister,macercheròdimetterloindifficolt”».Entrambi sanno che il cammino è ancora lungo, e hanno le idee ben chiare su cosafarepernonsmarrirelaviamaestra. Davanti a loro la concorrenza è notevole. E solo con l’applicazione quotidiana sul campo possono invertire le gerarchie. “Non mi sento un predestinato perché ho un padre calciatore - ha detto Chiesa - e penso al campo e al duro lavoro in allenamento per raggiungere obiettivi importanti. L’allenamento è la cosapiùimportante:ilcampodetermina chi sei. Sono arrivato in serie A e in Nazionale grazie anche ai consigli di mia madre e mio padre”. Due talenti, Chiesa e Cutrone, senzaatteggiamentidadivi,chenondimenticano quanto siano stati importanti,perlalorocrescita,tuttigli allenatori che hanno avuto, fin dal settore giovanile, dimostrando di avere l’umiltà necessaria per arricchire il loro bagaglio tecnico e tattico. E Chiesa, alla sua prima in azzurro, non può nemmeno dimenticare quanto sia stato importante perluiilcapitanoviolaDavideAstori, morto il 4 marzo scorso. “Mi manca tantissimo”, ha rivelato l’attaccante della Fiorentina. Ora però è il momento di sognare. Venerdì a Manchestertroverannocomeavversario Lionel Messi, il campione argentino che né Chiesa né Cutrone hanno mai visto dal vivo. “Sarà una grande emozione - assicurano - anche perché fino a ora lo abbiamo visto in tv e sulla play station”. ◀