Usura, Mps deve pagare di nuovo
▸ SIENA
Dopo Mps Leasing Factoring, obbligata dal Tribunale di Siena a pagare oltre 113 mila euro ad un imprenditore marchigiano per aver applicato interessi superiori alle soglie di usura, tocca alla capogruppo Banca Mps dover rispondere della stessa accusa. L’istituto senese è stato infatti condannato a Padova per il superamento reiterato della soglia di usura sul fido concesso ad un albergatore. Lunedì mattina la sede della Banca Mps in piazzetta Turati a Padova ha ricevuto la visita dell’ufficiale giudiziario pronto al pignoramento di beni per un valore di circa di 215mila euro. Somma stabilita dal tribunale dopo la verifica dei costi di un fido bancario aperto 18 anni prima da un imprenditore alberghiero.
Il giudice della seconda sezione civile del tribunale di Padova, Giuseppe Amenduni, nella sentenza del 14 febbraio ha infatti condannato l’istituto senese a pagare 157.945,88 euro, gli interessi legali (l’8% annuo), le spese di lite e i compensi professionali. Banca Mps ha deciso però di opporsi non rispondendo all’atto di precetto notificato, decisione che ha fatto scattare l’arrivo dell’ufficiale giudiziario che ha preso in custodia una somma superiore del 20%: complessivamente 255mila euro. Una scelta motivata dalla volontà della Banca di chiedere l’assegnazione della cifra in Tribunale, aprendosi la strada di fatto a un’istanza d’appello che già sarebbe in fase di predisposizione presso la Corte d’Appello di Venezia. L’imprenditore si era insospettito delle cifre astronomiche richieste dalla banca a pagamento degli interessi e delle commissioni sul proprio fido, aperto 18 anni prima con Antonveneta e poi trasferito a Mps. L’uomo aveva pagato comunque quanto dovuto, salvo chiedere la disdetta di quello che riteneva un contratto di credito troppo oneroso per poi rivolgersi a Confedercontribuenti Veneto. Dopo un’analisi attenta della documentazione, è maturata la decisione di intraprendere una causa che in primo grado ha vinto. ◀