Mendicanti multati 45 volte: nessuno paga
Nel 2017 soltanto in due circostanze le sanzioni della municipale sono state saldate. Venti le richieste di allontanamento
▸ SIENA Chiedono l’elemosina nelle strade principali del centro. Fuori dai supermercati. Spesso all’ingresso o all’uscita delle risalite. La maggior parte delle volte si tratta di giovani di colore, ma non necessariamente. Ieri ad esempio in Banchi di Sopra c’era un uomo di mezza età inginocchiato sulle lastre che implorava qualche spiccio per crescere il figlio. I questuanti sono in preoccupante aumento in tutta Italia. Siena non fa eccezione. Il numero crescente di persone in difficoltà economiche e l’immigrazione ormai fuori controllo, fanno aumentare un fenomeno che fino a qualche tempo fa era di proporzioni ben diverse per la città del Palio. Della questione si è parlato anche nel corso del consiglio comunale di ieri. Michele Pinassi, rappresentate di Siena 5 Stelle, infatti ha trattato il tema delle procedure di allontanamento dei questuanti nel territorio comunale. Il consigliere in aula ha richiamato i contenuti dell’articolo 35 del regolamento di polizia municipale in merito all’accattonaggio. L’articolo in questione prevede sanzioni amministrative per coloro che raccolgono elemosina con petulanza esponendo cartelli od ostentando menomazioni fisiche o con l’impiego di minori o animali. Sostenendo che “...tale pratica è sempre più diffusa, in particolare nei pressi del policlinico Le Scotte e dei centri commerciali”, il consigliere pentastellato ha chiesto in una interrogazione di conoscere il volume delle sanzioni emesse e di quelle effettivamente riscosse nel corso del 2017, oltre al numero delle richieste di allontanamento dei questuanti segnalate al questore di Siena, di quelle esaudite e i termini delle recidive.
E’ stato l’assessore alla polizia municipale, Stefano Maggi, a fornire i numeri relativi alle sanzioni elevate per la violazione del regolamento comunale da parte della polizia municipale. Durante lo scorso anno sono state 45, ma di queste soltanto due sono state pagate. Le restanti 43 - è stato spiegato stanno seguendo i relativi iter procedurali. Inutile precisare quanto sia difficile ottenere il pagamento di una sanzione da chi finisce su un marciapiede per mancanza di denaro. L’assessore Maggi ha anche spiegato che “...le recidive hanno riguardato diciassette soggetti, a carico dei quali risultano una o più sanzioni; le richieste di allontanamento inoltrate alla questura di Siena sono state venti e otto le segnalazioni alla prefettura per la revoca dei benefici dei richiedenti asilo”. Numeri che non rendono assolutamente l’idea della vastità del fenomeno. L’assessore, comunque, ha concluso il suo intervento affermando che “...il fenomeno si presenta ovunque, e non soltanto a Siena. Percontrastarlo servono nuove norme che sappiano affrontare il problema “petulanza” e così risolvere il disagio che questi soggetti creano alle persone”. Il consigliere Pinassi, ha concordato con l’assessore “...la necessità di intervento da parte del legislatore, soprattutto a tutela delle fasce più deboli della popolazione come gli anziani”. Il problema, dunque, è ben lontano dall’essere risolto. ◀