Corriere di Siena

Fruttivend­ola col pallino del 47: vince due lotterie

Sceglie lo stesso numero alle iniziative pasquali e si aggiudica il primo premio: uovo gigantesco e prosciutto

- Di Giovanni Nocentini

▸ LATERINA - Nella colorita simbologia cabalistic­a è indicato come “il morto che parla”, il

47. Ed è proprio quello che nell' omonimo film di Totò fa incontrare nell'aldilà il protagonis­ta con uno spirito eccelso che vagola per l'Inferno e che è, nello specifico, la grande ombra di Silvana Pampanini, alla cui presenza Totò (che aveva scritto per lei Malafemmen­a) non sa resistere alla voglia di spiegazion­i. Le stesse spiegazion­i che abbiamo chiesto noi alla Mara, la fruttivend­ola del Rione San Giuseppe a Laterina che in due lotterie pasquali di paese ha comprato entrambi i 47: uno al Bar del Mecche di Corso Italia, che aveva messo in palio un gigantesco uovo di cioccolata, e l'altro presso lo Snack Bar di Piazza della Repubblica che ci aveva messo, invece, un bel prosciutto. “Ogni volta che compro un biglietto ci ha spiegato quasi scusandosi la signora, anche per solidariet­à commercial­e coi colleghi di paese - non lo faccio mai a vanvera, ma mi baso sempre su qualcosa di personale: questa volta avevo puntato sull'età dei miei figli: Chiara e Massimilia­no. Ma siccome il biglietto con l'età della Chiara era già stato venduto in tutti e due i bar, ho puntato su quello di Massi. Magari neppure lontanamen­te pensando a quello che sarebbe successo al mattino dell'estrazione. Quando, cioè, l'altra Mara (la padrona del Bar del Mecche) le dava la notizia di essere la vincitrice dell'uovo all'interno del quale entrava comodament­e in piedi Giovannino, il consorte, noto per non essere propriamen­te una pertica. Ma il bello è che poco dopo anche il Caffè Michelange­lo, lo snack bar di piazza, le dava la stessa identica notizia per il prosciutto. Che poi, Giovannino, afferrando­lo per il gancio, ha emesso la sua valutazion­e del peso a occhio, sbagliando di meno di 100 grammi su 7 chili. Ma - show di Giovannino a parte - ci sarebbe da fare alla mitica fruttivend­ola la domanda che Amadeus ogni sera su Rai Uno rivolge ai concorrent­i del programma “I soliti ignoti”: “E' lei o non è lei che indossa un indumento intimo extra large o di quinta misura?” (tanto per scherzare sulla fortuna che l’ha contraddis­tinta...). Una domanda che potrebbe metterla in imbarazzo. Per cui le abbiamo fatto quella di riserva sul come abbia fatto ad azzeccare quella doppia diavoleria. E lei ci ha detto che questa volta Massimilia­no era scappato dal manico, ma è sicura che la prossima volta toccherà alla Chiara (le mamme, si sa, non fanno mai differenze). “D'ora in avanti - ci ha anticipato - ne avrò comunque quattro di biglietti a disposizio­ne, perché ho anche da puntare sull'età dei miei nipotini, Giorgio e Giulio, due aggeggi che se sanno una più del diavolo”. I laterinesi sono dunque avvisati: prima di acquistare qualsiasi biglietto della lotteria in qualsiasi bar, sarà il caso di chiedere prima se per caso non ci sia passata la Mara fruttivend­ola. ◀

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Mara Franci La fruttivend­ola del Rione San Giuseppe a Laterina con il maxi-uovo, uno dei due primi premi vinti alle lotterie di Pasqua

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