Meno 6 in classifica e l’Arezzo precipita al penultimo posto
Ghinelli: “Gli imprenditori che stanno aiutando la società sono pronti per l’asta”
▸ AREZZO - Altri sei punti di penalizzazione con l’Arezzo che precipita al penultimo posto in classifica. E non è finita perché prima della fine del torneo è in arrivo un’altra decurtazione di punti. Il percorso verso la salvezza si fa dunque più difficile per il Cavallino. Chiariamo. Il verdetto del tribunale federale sezione disciplinare arrivato ieri era atteso. Nessuna sorpresa, o quasi. La sentenza riguarda il deferimento per il mancato pagamento di stipendi e contributi a dicembre 2017. Il tutto fu saldato qualche giorno più tardi dall’allora presidente Marco Matteoni, ma da regolamento il pagamento doveva avvenire entro il termine. Dunque i giudici della federazione hanno inflitto ben 6 punti di penalizzazione - facendo scattare la recidiva visto che nella stagione in corso era arrivata una condanna per fatti analoghi - e 1.000 euro di multa. Inoltre è scattata l’inibizione per 5 mesi per l’ex presidente Marco Matteoni. Ora si aspetta il verdetto per quanto riguarda il mancato pagamento degli stipendi il 16 febbraio. Se arriverà la stessa pena l’Arezzo rischia di sprofondare in fondo alla classifica e a quel punto l’unica speranza per difendere la serie C sono i play out.
Ma non bisogna dare per scontati neanche quelli. Infatti il regolamento per le retrocessioni è chiaro. Scendono in D le due perdenti degli spareggi tra l’ultima e la quartultima e tra la 17esima e la 18esima. Ma se l’ultima ha più di 8 punti di svantaggio dalla quart’ultima retrocede direttamente. Dopo la penalizzazione l’Arezzo è a quota 23 punti, 4 in meno del Gavorrano e 5 in meno dal Cuneo. Il Prato è dietro a 20 punti ma ha una partita in meno, mentre l’Arezzo ne deve recuperare 3. In questo quadro - con una nuova penalizzazione che rischia, come detto, di complicare ancora le cose - è basilare non perdere gli scontri diretti del 7 aprile a Cuneo e soprattutto quello del 21 aprile a Prato. Per il resto bisogna fare punti anche con avversari ostici come la capolista Livorno o il Siena.
Intanto si avvicina la svolta societaria. Rispondendo a un’interrogazione consiliare sulla situazione dell’Arezzo il sindaco Ghinelli ha affermato che “coloro che hanno già messo risorse cospicue in vista della scadenza per il pagamento degli stipendi, stanno organizzandosi per rilevare il titolo sportivo sulla base della procedura di evidenza pubblica predisposta dai curatori fallimentari. Attualmente la società sta andando incontro a spese di gestione, basti pensare alle trasferte, con risorse limitate, per cui è urgentissimo che questa procedura vada a completamento”. ◀