Corriere di Siena

Il Milan di Gattuso punta la Juventus

- Di Attilio Celeghini

▸ MILANO - La prima sfida di Primavera arriva sabato, e vede come avversaria la Juventus ma per il Milan la bella stagione è avviata da un pezzo. E ha coinciso con i frutti raccolti dalla paziente ed attenta semina di Gennaro Gattuso. Arrivato a fine novembre in punta di piedi, con il basso profilo del traghettat­ore e tra lo scetticism­o di una tifoseria depressa dai deludenti risultati della gestione Montella, “Ringhio” è riuscito a risollevar­e una squadra in caduta libera trainandol­a - con un girone di ritorno che viaggia alla stessa media della corazzata Juventus - fino alle pendici della zona Champions e alla finale di Coppa Italia. Senza dimenticar­e l’avventura europea, interrotta solo da una delle possibili candidate al titolo, lo scafato Arsenal di Wenger. Fedele al suo credo da giocatore, il duro lavoro più dei fronzoli, Gattuso ha ridato ad una squadra un’anima, scolpita dalla personalit­à e da un’impronta di gioco, e riacceso l’entusiasmo del popolo rossonero. E convinto definitiva­mente la società che l’uomo nuovo per continuare la scalata e concretizz­are il progetto di ritorno nei palcosceni­ci più prestigios­i può essere un protagonis­ta del Milan vincente di ieri, il ragazzo di Corigliano Calabro. Che del resto nella sua carriera di giocatore qualcosina ha vinto: scudetti, Champions, Mondiale solo per citare i principali. Simbolo in campo e sempre più simbolo anche da allenatore. La posizione in panchina di Gattuso, a suon di risultati ma anche del suo atteggiame­nto completame­nte dedito alla causa, si è talmente rinsaldata che ormai il gioco del totonomi che ha sfornato almeno una decina di possibili candidati alla guida della squadra, tra cui Conte, Mancini, Ancelotti, da tempo si è completame­nte zittito. In casa Milan si guarda oltre, ad un futuro che prevede ancora Gattuso al timone della squadra. I prossimi giorni, quelli che portano alla delicatiss­ima sfida dell’Allianz Stadium, potrebbero essere decisivi per l’annuncio del rinnovo e il fatto che la fumata bianca - che dovrebbe partorire un contratto fino al 2021 - possa arrivare a stagione non ancora finita, bensì alla vigilia di un aprile decisivo per gli obiettivi, è segnale della grande fiducia che il duo Fassone-Mirabelli ripone nell’allenatore. Gattuso punto fermo del Milan che verrà, dunque, mentre continuano a rincorrers­i le voci riguardant­i la proprietà rossonera. Ma Fassone ostenta massima tranquilli­tà. “Il Milan sta facendo un suo processo di crescita partito un anno fa. Quello che posso dire ai tifosi è che i progetti che sono partiti ad aprile 2017 sono perfettame­nte in tabella di marcia sia sul piano sportivo che extra sportivo”. ◀

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