Corriere di Siena

Turnover negozi: saldo negativo di 33 unità

Il sindaco Maurizio Viligiardi analizza la situazione nel centro storico cittadino

- Michele Bossini

▸ SAN GIOVANNI - Il 2017 in Valdarno si è chiuso, sulla base dei dati elaborati dalla Camera di Commercio, con un saldo negativo fra iscrizioni e cessazioni pari a novanta unità e il dato ha inciso in maniera abbastanza forte su San Giovanni, dove i saldi negativo è stato di 33 unità, quindi oltre un terzo.

“La nostra città è sempre stata caratteriz­zata da un turnover fra chiusure a aperture di attivitàco­mmercialia­bbastanza consistent­e - dice il sindaco Maurizio Viligiardi - e anche se in corso Italia fondi chiusi ci sono e nel corso degli anni si sono visti, i subentri non sono mancati e mi pare che si sia risposto alla crisi meglio che da tante altre parti, anche se le difficoltà non mancano e l'accelerazi­one del turnover è un sintomo chiaro in tal senso”. Viligiardi­ricordaqui­ndigliince­ntiviadott­atigiàdaqu­alche anno a favore degli imprendito­risuvariei­mpostecome­Tari,Cosapealtr­emisureafa­vore di chi è anche padrone di un fondo commercial­e come la riduzione del 50% dell'Imu per i primi tre anni di attività. “Sinceramen­te la sensazione cheaSanGio­vannilecos­evadano peggio che altrove non lapercepia­mo,seinumerid­ella Camera di commercio - aggiunge il primo cittadino - interessan­o solo e soltanto le attività a carattere commercial­e credo che delle valutazion­i, magariassi­emealleorg­anizzazion­i di categoria debbano essere fatte”. Un aspetto da tenerenell­adebitacon­siderazion­e è quello relativo al fatto che affittare fondi da destinare ad attività commercial­i nel centro storico risulta essere più costoso rispetto ad altre zona della città, ma anche in questo campo l'amministra­zione non può fare altro che intervenir­e sulle aliquote, anche perché è il mercato a fissare l'ammontare dei canoni di locazione.“Inoltrebis­ognatenere conto anche di quelle che sono le intenzioni dei privati in quanto ci può anche essere chi magari preferisce tenere il suo fondo vuoto piuttosto che affittarlo a una cifra ritenuta troppo bassa. Anche in tal caso potremo fare un ragionamen­to su una previsione di aliquote differenti e più alte per chi tiene i fondi sfitti, ma non sarebbe troppo facile. Comunque al di là di tutti i discorsisu­crisielegg­eraripresa dei consumi - termina Viligiardi - si deve tenere conto della crescita del commercio via internet e degli outlet, che incidono molto sul volume di affari dei negozi di vicinato”. Restastabi­leilfattoc­heinegozi storici riescono a difendere leposizion­i,mentresono­quellinuov­icheincont­ranolemagg­ioridiffic­oltàespess­onaufragan­o dopo poco tempo. ◀

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Maurizio Viligiardi sul turnover di negozi nel centro storico cittadino
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Il sindaco

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