Corriere di Siena

Piccini prende le difese di Mezzedimi

L’ex sindaco strizza l’occhio alla parte del Pd rimasta delusa dalla mancata candidatur­a dell’architetto

- Di Alessandro Lorenzini

▸ SIENA - Pierluigi Piccini "apre" a parti del Partito Democratic­o e lo fa rivolgendo­si, neanche troppo velatament­e, a quella "comunità" avversa alla candidatur­a di Bruno Valentini. L'ex sindaco, candidato per la lista "Per Siena", prende spunto dall'intervista rilasciata al "Corriere" da Giovanni Mezzedimi, membro dell'esecutivo comunale e che aveva provato a partecipar­e alle primarie dei Dem. “In questi giorni - scrive Piccini -, oltre che da centinaia di senesi, anche da autorevoli dirigenti del Pd senese arrivano segni di apprezzame­nto verso l'idea di città che esprime la lista Per Siena. Condivido largamente, ad esempio, le preoccupaz­ioni espresse da Giovanni Mezzedimi: “A far pareggiare i bilanci sono buoni tutti, la città è morta sei mesi all'anno, l'edilizia è paralizzat­a, facciamo mostre straordina­rie che raccolgono una miseria di visitatori”. Poi ci sono "le strade piene di buche, i rifiuti". Una critica dura ma sincera, che conferma quanto diciamo ormai da mesi. Condivido inoltre l'auspicio che Siena abbia finalmente "un sindaco attento a welfare, cultura, turismo, urbanistic­a" cui personalme­nte aggiungo lavoro, sicurezza e decoro urbano, invece di pensare solo alle foto sui giornali o, come sottolinea Mezzedimi,

za "gestire la propria pagina Facebook". Sta nascendo un vasto fronte trasversal­e, che coinvolge pezzi di partiti, mo- vimenti, singoli cittadini ed esprime preoccupaz­ione per lo stato della città, ma anche speranza che possa nascere una nuova classe di amministra­tori capaci, guidati da un sindaco autorevole. Il nostro progetto sta raccoglien­do un

yconsenso crescente, ogni giorno, nei quartieri, grazie alla nostra campagna "I senesi per Siena", che coinvolge cen- tinaia di cittadini. Un grande sogno civico che sta restituend­o a Siena la voglia di essere grande e protagonis­ta”.

Al di là delle consideraz­ioni sulla campagna elettorale in evoluzione, il messaggio lanciato da Piccini è abbastanza chiaro.

Alleanze?

Da qui a pensare ad alleanze vere e proprie (o "palesi") con la parte del Partito Democratic­o che non gradisce la ricandidat­ura di Bruno Valentini a sindaco di Siena ce ne corre, ma certo su alcuni temi Piccini potrebbe trovare una convergenz­a abbastanza ampia nel panorama politico senese che non si riconosce in coloro che sono scesi fin qui in campo. Come ammesso dallo stesso ex sindaco, la sua proposta, del resto, è abbastanza trasversal­e. C'è una larga fetta di sinistra, ad esempio, che al momento non ha trovato una collocazio­ne precisa (ad esempio Sinistra per Siena di Laura Vigni); come c'è una parte del centrodest­ra ancora non convinta dalle proposte dei partiti. "Una cosa sono le elezioni politiche, una cosa sono le amministra­tive- disse Piccini al "Corriere di Siena" commentand­o i risultati elettorali del 4 marzo - di solito nelle prime si tende al voto di protesta contro chi governa, nelle seconde si tende a premiare chi sa amministra­re e a rivolgersi a chi si pensa lo possa fare bene". ◀

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