Piccini prende le difese di Mezzedimi
L’ex sindaco strizza l’occhio alla parte del Pd rimasta delusa dalla mancata candidatura dell’architetto
▸ SIENA - Pierluigi Piccini "apre" a parti del Partito Democratico e lo fa rivolgendosi, neanche troppo velatamente, a quella "comunità" avversa alla candidatura di Bruno Valentini. L'ex sindaco, candidato per la lista "Per Siena", prende spunto dall'intervista rilasciata al "Corriere" da Giovanni Mezzedimi, membro dell'esecutivo comunale e che aveva provato a partecipare alle primarie dei Dem. “In questi giorni - scrive Piccini -, oltre che da centinaia di senesi, anche da autorevoli dirigenti del Pd senese arrivano segni di apprezzamento verso l'idea di città che esprime la lista Per Siena. Condivido largamente, ad esempio, le preoccupazioni espresse da Giovanni Mezzedimi: “A far pareggiare i bilanci sono buoni tutti, la città è morta sei mesi all'anno, l'edilizia è paralizzata, facciamo mostre straordinarie che raccolgono una miseria di visitatori”. Poi ci sono "le strade piene di buche, i rifiuti". Una critica dura ma sincera, che conferma quanto diciamo ormai da mesi. Condivido inoltre l'auspicio che Siena abbia finalmente "un sindaco attento a welfare, cultura, turismo, urbanistica" cui personalmente aggiungo lavoro, sicurezza e decoro urbano, invece di pensare solo alle foto sui giornali o, come sottolinea Mezzedimi,
za "gestire la propria pagina Facebook". Sta nascendo un vasto fronte trasversale, che coinvolge pezzi di partiti, mo- vimenti, singoli cittadini ed esprime preoccupazione per lo stato della città, ma anche speranza che possa nascere una nuova classe di amministratori capaci, guidati da un sindaco autorevole. Il nostro progetto sta raccogliendo un
yconsenso crescente, ogni giorno, nei quartieri, grazie alla nostra campagna "I senesi per Siena", che coinvolge cen- tinaia di cittadini. Un grande sogno civico che sta restituendo a Siena la voglia di essere grande e protagonista”.
Al di là delle considerazioni sulla campagna elettorale in evoluzione, il messaggio lanciato da Piccini è abbastanza chiaro.
Alleanze?
Da qui a pensare ad alleanze vere e proprie (o "palesi") con la parte del Partito Democratico che non gradisce la ricandidatura di Bruno Valentini a sindaco di Siena ce ne corre, ma certo su alcuni temi Piccini potrebbe trovare una convergenza abbastanza ampia nel panorama politico senese che non si riconosce in coloro che sono scesi fin qui in campo. Come ammesso dallo stesso ex sindaco, la sua proposta, del resto, è abbastanza trasversale. C'è una larga fetta di sinistra, ad esempio, che al momento non ha trovato una collocazione precisa (ad esempio Sinistra per Siena di Laura Vigni); come c'è una parte del centrodestra ancora non convinta dalle proposte dei partiti. "Una cosa sono le elezioni politiche, una cosa sono le amministrative- disse Piccini al "Corriere di Siena" commentando i risultati elettorali del 4 marzo - di solito nelle prime si tende al voto di protesta contro chi governa, nelle seconde si tende a premiare chi sa amministrare e a rivolgersi a chi si pensa lo possa fare bene". ◀