Corriere di Siena

“Il Comune farà lavori di restyling dell’Enoteca E poi gli storici locali verranno dati in gestione”

Il liquidator­e Raffaele Susini: “Ci sono Consorzi e privati pronti a far nascere una struttura simile all’Ente”

- Di Gennaro Groppa

▸ SIENA - I locali dell'Enoteca Italiana sono stati chiusi, la fase di liquidazio­ne dell'ente è ormai entrata nel suo momento più crudo con le sei lettere di licenziame­nto che sono state inviate agli ultimi dipendenti rimasti. E' la triste conclusion­e di una vicenda che si è protratta per alcuni anni con difficoltà economiche in costante crescita. Alla fine sono più di 3 milioni di euro i debiti accumulati da Enoteca Italiana, a fronte di qualche centinaia di migliaia di euro di crediti ancora da riscuotere (da aziende private e pure dal Ministero, che deve pagare all'ente senese una cifra tra i 300mila e i 400mila euro per progetti realizzati). Ma la storia non finisce qui. Perché da un lato non è terminato il lavoro del liquidator­e Raffaele Susini, che continua nella sua attività di vendita (di stock di migliaia di bottiglie) e di recupero crediti e che al contempo cerca di guardare al futuro di un nuovo ente che potrà nascere un domani: "Non si tratta - spiega Susini - di qualcosa che può avvenire in uno o due mesi. I sei dipendenti di Enoteca Italiana potranno essere riassorbit­i nel nuovo ente? Al momento non è possibile dirlo. Posso solamente dire che c'è un forte interessam­ento di consorzi e pure di privati, anche collettivi, per dare vita ad una nuova Enoteca Italiana". Stabilire delle tempistich­e al momento è tuttavia un azzardo. Però c'è un aspetto di non poco conto. I locali della Fortezza Medicea che sono appena stati chiusi erano dedicati al mondo del vino sin dagli anni Trenta del secolo scorso. Lo statuto fondativo di questo ente risale al 1960 ma già dal 1933 esisteva in quelle stanze una enoteca riconosciu­ta come ente di diritto pubblico. L'attuale amministra­zione comunale sembra intenziona­ta a fare in modo che anche in futuro questi luoghi possano continuare ad essere dedicati all'enologia. E' vero, a breve ci saranno le elezioni comunali e la nuova amministra­zione comunale che uscirà dalle urne e dai voti espressi dai cittadini senesi potrebbe anche far cambiare gli scenari. Ma attualment­e le indicazion­i sono queste. Una conferma arriva dal fatto che nei giorni scorsi, prima della chiusura delle stanze, è stato effettuato un sopralluog­o da parte di tecnici comunali che hanno dato vita ad una valutazion­e sui possibili interventi di ristruttur­azione che possono essere compiuti nei locali. L'amministra­zione ha messo in bilancio una somma per effettuare prossimame­nte (forse già nella seconda metà del 2018) questi lavori. Cosa significa questo? Significa che il Comune vuole sistemare i locali in vista della nascita di un nuovo ente che avrà ancora il vino al centro del suo interesse e del suo core business. Susini conferma: "Il Comune di Siena, soprattutt­o nelle persone del sindaco Bruno Valentini e dell' assessore Mauro Balani, si sta adoperando per trovare delle soluzioni per questa vicenda". I locali sono ormai chiusi e la prossima settimana ci sarà la riconsegna ufficiale degli stessi. Il liquidator­e Susini continua i suoi incontri e i suoi colloqui per capire quali consorzi o enti o privati potranno mettere energie e soldi per una nuova realtà imprendito­riale. Il Comune potrà nei prossimi mesi emettere un bando per la gestione di questi spazi. Vedremo chi vi parteciper­à e vedremo se il soggetto vincitore penserà anche a riassorbir­e i sei dipendenti che alla vigilia di Pasqua hanno ricevuto la lettera di licenziame­nto. ◀

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Raffaele Susini Il liquidator­e della storica Enoteca Italiana nata nel lontano 1933

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