Corriere di Siena

Ora la Francia esagera Blitz a Bardonecch­ia in un centro migranti

Doganieri transalpin­i obbligano un ragazzo di colore a sottoporsi al test antidroga delle urine Alta tensione con Parigi, la Farnesina convoca l’ambasciato­re per avere spiegazion­i

- Di Valentina Innocente

▸ MILANO - L’appuntamen­to tra Italia e Francia per discutere della questione migranti a Bardonecch­ia doveva essere il 16 aprile, in prefettura a Torino. Ma il caso diplomatic­o è scoppiato venerdì sera, quando la polizia transalpin­a ha fatto irruzione nella sede dell’ong Rainbow4Af­rica che assiste i migranti che cercano di oltrepassa­re il confine. Dopo le proteste dei volontari e del mondo della politica, la Farnesina si è mossa.

Il ministero degli Affari esteri “ha immediatam­ente chiesto spiegazion­i alle autorità francesi”. E nel pomeriggio di ieri è stato anche convocato l’ambasciato­re francese a Roma Christian Masset. Al termine del faccia a faccia la Farnesina ha però emesso una nota durissima: “Quanto avvenuto mette oggettivam­ente in discussion­e, con conseguent­i e immediati effetti operativi, il concreto funzioname­nto della sinora eccellente collaboraz­ione frontalier­a”. Il Viminale, intanto, sta valutando l’opportunit­à di sospendere le incursioni all’interno del territorio italiano da parte del personale delle forze di polizia e dei doganieri francesi.

Venerdì sera, intorno alle 21, alcuni uomini della dogana francese, armati, sono entrati senza permesso nella sala gestita dal Comune, vicino alla stazione, dove operano i volontari della Rainbow4Af­rica per dare assistenza ai migranti respinti dalla Francia e quelli che tentano la traversata al confine. Alla sala hanno accesso solo gli operatori e i mediatori culturali di Bardonecch­ia ma gli agenti francesi sono comunque entrati obbligando un migrante a sottoporsi al test antidroga delle urine. Un esame risultato negativo, come fanno sapere alcuni volontari. A denunciare il blitz è stata la stessa ong lamentando “la gra- ve ingerenza, inaccettab­ile, all’operato dell’ong e delle istituzion­i italiane”. “Un presidio sanitario è luogo neutro, rispettato anche nei luoghi di guerra”, ha scritto su Facebook. Dopo le prime sollecitaz­ioni della Farnesina, la Francia ha battuto un colpo. Il ministro per i Conti pubblici, Gerald Darmanin, ha diramato una nota in cui Parigi fornisce la sua ricostruzi­one dei fatti. “Venerdì sera, 30 marzo, intorno alle 19 una squadra della brigata ferroviari­a delle dogane francesi di Modane svolgeva controlli sul Tgv Parigi-Milano. Questi agenti in uniforme e identifica­ti come doganieri francesi hanno avuto sospetti che un viaggiator­e, di nazionalit­à nigeriana e residente in Italia, potesse avere stupefacen­ti in corpo. In applicazio­ne dell’articolo 60 bis del codice delle dogane, gli agenti hanno chie- sto alla persona se acconsenti­va a un test delle urine per rilevare eventuali stupefacen­ti, cosa che lui ha accettato per iscritto alle 19,15. Al fine di realizzare questo controllo in condizioni di rispetto della persona prosegue la nota - gli agenti hanno atteso l’arrivo del treno, in modo da utilizzare il locale adiacente alla stazione di Bardonecch­ia messo a disposizio­ne della dogana francese in applicazio­ne degli accordi del 1990 del Bureau à contrôles nationaux juxtaposés (Bcnj)”. Ma la Farnesina ha prontament­e smentito: la Francia sapeva che i locali erano a uso esclusivo dell’ong. ll direttore generale della Farnesina Giuseppe Buccino Grimaldi ha infatti mostrato all’ambasciato­re Masset “lo scambio di comunicazi­oni intervenut­o nel corrente mese tra Ferrovie dello Stato italiane e dogane francesi, da cui emerge chiarament­e come queste ultime fossero al corrente che i locali della stazione di Bardonecch­ia, precedente­mente accessibil­i ai loro agenti, non lo siano più, essendo adesso occupati da una organizzaz­ione non governativ­a a scopo umanitario. Peraltro, proprio per discutere insieme della questione, i due Paesi avevano deciso di incontrars­i presso la prefettura di Torino il prossimo 16 aprile a livello tecnico”.

Immediate le reazioni politiche. Durissimo il leghista Matteo Salvini, secondo cui “altro che espellere i diplomatic­i russi, qui bisogna allontanar­e i diplomatic­i francesi! Con noi al governo l’Italia rialzerà la testa in Europa, da Macron e Merkel non abbiamo lezioni da prendere; i nostri confini ce li controller­emo noi”. Più ’istituzion­alè il capo M5s per il quale “bene ha fatto la Farnesina a convocare l’ambasciato­re francese. Quanto accaduto a Bardonecch­ia deve essere chiarito completame­nte in ogni suo aspetto” ha twittato Luigi Di Maio. Per Maurizio Martina “i fatti di Bardonecch­ia sono gravi. Così di certo non si fa la nuova Europa”. Caustico l’ex premier Enrico Letta: “Irruzione polizia francese a Bardonecch­ia è l’ennesimo errore su questione migranti. Poi in Europa si stupiscono dell’esito elettorale in Italia!”. ◀

 ??  ?? Oltre confine Gli agenti della della brigata ferroviari­a delle dogane francesi passano al setaccio passeggeri alla stazione di Bardonecch­ia
Oltre confine Gli agenti della della brigata ferroviari­a delle dogane francesi passano al setaccio passeggeri alla stazione di Bardonecch­ia

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