“Il turborenzismo è pericoloso abbiamo bisogno di dialogo”
Cesare Damiano si schiera con Franceschini e Orlando contro l’ex premier e il reggente
▸ ROMA - A pochi giorni dalle consultazioni al Colle, il Partito democratico si spacca tra chi apre al dialogo con il Movimento 5 stelle come i ministri Andrea Orlando e, in diverso modo, Dario Franceschini - e chi come il capogruppo renziano Andrea Marcucci dice “mai con i Cinquestelle”. La tregua interna portata da Maurizio Martina sembra vacillare proprio sul ruolo che il partito dovrà avere nella formazione del prossimo esecutivo. Sullo sfondo, il fantasma di Matteo Renzi che sembra essere il vero destinatario di una nuova lotta intestina. Il segretario reggente avverte: “Stop dibattiti sterili”. L’ex ministro del Lavoro nel governo Prodi ed esponente Pd Cesare Damiano ne parla con LaPresse.
- Onorevole, cosa sta succedendo nel Pd?
“Dopo una sconfitta storica si verifica per fortuna una dialettica interna che non ripercorre gli schemi congressuali, ma si basa sui contenuti. C’è una convergenza tra Franceschini e Orlando su un tema che vede da un lato l’arrocco (l’opposizione senza se e senza ma - ndr.) e dall’altro un confronto che non escluda il Pd dalle scelte di governo e dal dibattito politico. Ci sono, nel Pd, differenze sottili, tutte le sfumature dell’arcobaleno Per semplificare, c’è chi spinge per l’opposizione dura e pura come i renziani, chi è per l’opposizione ma non per l’Aventino come Maurizio Martina e chi è per il dialogo, come gli orlandiani, i franceschiniani e me”.
- Sembrano posizioni simili, quale è
“Il turborenzismo non può sovrapporsi ad alcuna delle altre due. E può rappresentare il pericolo mag- “C’è chi ha chiesto una discussione prima di salire al Colle e chi dice che non c’è niente di cui discutere. Sono posizioni tattiche”.
- Renzi controlla ancora il Pd?
“Ha costruito i gruppi a sua immagine quindi ha sicuramente la maggioranza parlamentare ed è in grado di esercitare un’influenza. Le minoranze sono passate da 120 fra deputati e senatori a 12, come gli apostoli”.
Cosa dobbiamo aspettarci in casa Dem?
“Ci sarà un’assemblea che io mi auguro dia a Maurizio Martina il compito di portare il partito al congresso in qualità di segretario”. ◀