Corriere di Siena

La municipale non ha la rampa e la disabile fa le pratiche in strada

Tante criticità per i diversamen­te abili della città Vita: “Qualcosa è stato fatto ma spesso torniamo indietro”

- Di Gennaro Groppa

▸ SIENA - A Siena, se sei disabile e vuoi rinnovare il permesso disabili, sei costretto a fare le pratiche in mezzo di strada, con il vigile urbano che fa avanti e indietro dall’ufficio. Perchè a Siena gli uffici della polizia municipale non hanno nessun dispositiv­o che possa far superare le barriere architetto­niche. E quei due scalini diventano un muro invalicabi­le.

Elena Casi è una giovane donna senese che con la sua carrozzina ha dovuto imparare a convivere da pochi anni e che non vuole arrendersi davanti a due scalini. Un anno fa aveva fatto presente l’incredibil­e situazione dell’ufficio comunale inaccessib­ile con la sua carrozzina. A distanza di dodici mesi è tornata a rinnovare il suo permesso ed ha scoperto che nulla è cambiato. E così ha filmato il suo rinnovo in mezzo di strada. “E’ assurdo che un disabile, per rinnovare il suo permesso, debba andare in un ufficio posto in un luogo inaccessib­ile - racconta Elena. - E diventa umiliante doverlo fare in mezzo di strada, con l’agente, gentilissi­mo, costretto a fare avanti e indietroda­llasua scrivania.

Avevo già fatto presente la situazione un anno fa, ma nulla è stato fatto per risolverla”. Elena Casi combatte per il diritto a poter essere autonoma nonostante la sua disabilità, ma c’è chi questa forza non ce l’ha e subisce in silenzio.

Maqualèil livello di accessibil­ità di cui gode la città di Siena? Un' analisi della situazione può farla con cognizione di causa Massimo Vita, componente

La situazione

del comitato per l'abbattimen­to delle barriere architetto­niche di Siena e per tanti anni presidente della sezione senese dell'Unione italiana ciechi di cui rimane dirigente nazionale. E' un uomo che si è impegnato tanto e che continua ad impegnarsi a fondo per instaurare una cultura dell'accessibil­ità che possa aiutare chi è portatore di handicap a superare alcune delle tante difficoltà da affrontare nell a quotidiani­tà.

"La situazione a Siena non è ottimale - commenta Vita - e vorrei citare proprio l’episodio della disabile che ha dovuto aspettare fuori dal comando della Polizia Municipale affinché venissero sbrigate alcune pratiche, mentre i vigili urbani portavano all’esterno i documenti da firmare. Il motivo è semplice. Il comando della Polizia Municipale di Siena non è accessibil­e ai por- tatori di handicap. Avrebbe dovuto essere realizzata una rampa che consentiss­e l'accesso al palazzo ma la Sovrintend­enza ha detto che essa avrebbe deturpato un edificio storico. Tutto ciò è paradossal­e, è stata preferita la storicità di un palazzo alla sua accessibil­ità".

Tutto questo secondo Massimo Vita si condensa in un chiaro concetto di fondo: "Il problema è di tipo culturale, e ovviamente non riguarda solamente la città di Siena. Il concetto dell'accessibil­ità dovrebbe essere sempre ben chiaro a tutti ma spesso non è così".

Le difficoltà per vedenti i non

Ed ecco quindi alcuni dei problemi nell a quotidiani­tà senese per chi è portatore di handicap: "Le difficoltà sono numerose e di vario tipo, elenco le prime che mi vengono in mente - dice ancora Vita -. Il nuovo sito internet della Banca Monte dei Paschi non è accessibil­e quanto il precedente. E' diventato più complicato effettuare le operazioni bancarie online, abbiamo da poco incontrato i responsabi­li di questo servizio di Mps che ci hanno detto che sono pronti ad apportare dei migliorame­nti. Poi penso al fatto che non c'è più l'accompagna­mento sulle linee sostitutiv­e di Trenitalia per Grosseto e Chiusi, un servizio che è stato tolto da non molto tempo”.

La y storica

“Noi disabili prosegue Vita - abbiamo problemi nella y storica: ne abbiamo parlato più volte con l'assessore alla mobilità Stefano Maggi. Chiediamo dei permessi per poter circolare in centro, ma l'assessore ci ha detto che questi devono obbligator­iamente essere fatti indicando l'ora di passaggio del veicolo e la sua targa. Ma noi disabili non veniamo accompagna­ti sempre dallo stesso mezzo, questa restrizion­e ci pone difficoltà. La maggior parte dei negozi del centro storico sono inaccessib­ili: esiste un progetto, al quale collaboria­mo, che si pone tra gli obiettivi proprio la sensibiliz­zazione dei commercian­ti su questi temi, mi auguro che possano esserci risulta- ti significat­ivi".

Le situazioni risolte

Ma ci sono anche cose che funzionano e questioni sulle quali la città di Siena si dimostra più accessibil­e rispetto ad altre località. Così infatti si esprime l'ex presidente della sezione senese dell'Unione italiana ciechi: "A Siena molte cose buone sono state fatte. Penso ai nuovi marciapied­i in via Fiorentina, pensati anche per chi è portatore di handicap. Poi penso al Santa Maria della Scala, un luogo accessibil­e con un ingresso al piano terra, con ascensori che permettono a chi si trova su una sedia a rotelle di raggiunger­e tanti locali e con una mostra di arte moderna prossima all'inaugurazi­one che sarà fruibile anche da chi ha disabilità. Anche il palazzo comunale è piuttosto accessibil­e, così come Palazzo Berlinghie­ri in Piazza del Campo. Il Comune di Siena si è dotato di un piano di abbattimen­to delle barriere architetto­niche, un documento che è previsto per legge ma che non ovunque è stato realizzato e che consente di conoscere qual è lo stato dell'arte su questa problemati­ca. Via via le barriere vengono abbattute, come è successo non molto tempo fa all'archivio storico del Comune. Con l'amministra­zione abbiamo avuto sempre una interlocuz­ione positiva, soprattutt­o con l'assessore al sociale Anna Ferretti prima che si dimettesse dal suo incarico".

Rimane comunque molto da fare. E a Massimo Vita non piace restare con le mani in mano. “Spiace vedere che ad alcuni le problemati­che dei disabili interessin­o solamente in campagna elettorale - afferma in modo sarcastico -. In questo periodo tutti si interessan­o a noi, anche persone che prima non abbiamo mai visto né incontrato. Ma non ci facciamo problemi. Stiamo preparando una piattaform­a di temi che sottoporre­mo a tutti i candidati alla poltrona da primo cittadino. In primo luogo porremo la questione dell'abbattimen­to delle barriere architetto­niche sui mezzi pubblici e nelle scuole. All'asilo Monumento era stata approvata la realizzazi­one di una rampa ma ci sono voluti oltre due anni per realizzarl­a. Un tempo infinito, e questo è a mio avviso inaccettab­ile. Non possiamo pretendere che Siena diventi una città pianeggian­te, però si possono risolvere alcune problemati­che. Chiediamo sempliceme­nte attenzione attorno a questi argomenti”. ◀

Cosa resta da fare

Ai non vedenti è stato tolto l’accompagna­mento sulle linee sostitutiv­e di Trenitalia

All’Asilo Monumento posizionat­a finalmente la pedana dopo due anni di richieste

Deve rinnovare il permesso ma non può raggiunger­e gli uffici comunali con la carrozina

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Massimo Vita e Elena Casi Entrambi combattono per l’abbattimen­to delle barriere architetto­niche a Siena

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