Il Poggibonsi è un crescendo di entusiasmo
Inizio complicato, poi il via ad un altro campionato La stagione dei giallorossi ancora piena di speranze
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Non sappiamo come finirà la stagione, in generale come nello specifico quella del Poggibonsi. Di cui però conosciamo il punto di partenza, la ripartenza, i momenti di fisiologica flessione e duratura stabilità. La partita dei giallorossi si giocava su un doppio fronte: quello del club, inteso come risanamento dei conti; e quello sul campo, con una rosa ricostruita in estate. Prima c'è stata la normalizzazione societaria mentre oggi, con due giornate da giocare più il recupero del recupero con il Grosseto, programmato per domenica prossima, possiamo legittimamente parlare anche di rinascita tecnica. Questo a prescindere dall'esito della sfida con il Grosseto e dai calcoli cervellotici sui play off. Che servono ma alla fine servono a niente: il Poggibonsi proverà a vincerle tutte, anche se ostacolare il Grosseto potrebbe paradossalmente complicare l'ingresso negli spareggi.
Compattezza
Vale la pena analizzare il campionato dei Leoni nella sua interezza. Una partenza complicata per la premessa iniziale di una ricostruzione ampia ed inevitabile. Infatti il Poggibonsi non comincia la stagione con ambizioni di primato. Stare nelle prime sì, ma senza puntare alla promozione. Sarebbe stata una mossa prematura. I Leoni chiudono l'andata quarti, la posizione di oggi: in linea con gli obiettivi anche se qualche punto per strada è andato perduto. A cavallo tra vecchio e nuovo anno la brusca frenata: sconfitta con il San Miniato Basso al Lotti, pareggio in Garfagnana, sconfitta in trasferta con il San Marco Avenza. Regge il quarto posto, pur traballando. Quindi vittoria con la Larcianese ed altra sconfitta a Piombino. Il Poggibonsi è quinto. Ma al di là della classifica si guarda dentro, si compatta; capisce che sarebbe stato insostenibile un trend del genere.
Presa di coscienza
Nel momento di massima difficoltà, il Poggibonsi non perde sé stesso. Bifini non rinnega le sue idee di calcio; non si adegua al campionato ma inserisce quel che la società gli ha preso: Rustici, Crocetti, Miccoli, Mazzoni. Non poca roba. Aggiungiamoci una maturazione collettiva, che significa una intesa migliorata tra i due difensori centrali (Mei e Ticci), una crescita netta di Ciolli ed un consolidamento di Saitta. A questo ci aggiungiamo Crocetti come attaccante centrale che prima non c'era; Miccoli come mezzala di qualità che prima mancava e Rustici, un'ala vecchio stampo che in 4-3-3 funziona per forza. Certamente ci sono ragioni tecniche nelle sei vittorie di fila dei Leoni (dall'Urbino Taccola il 4 febbraio al Marina la Portuale il 18 marzo) ma l'inizio di tutto è forse la presa di coscienza dentro al momento più complesso. Che poi è diventato un nuovo inizio.
Percezione
La striscia positiva della squadra di Bifini si è poi interrotta nella sfida con il Grosseto. Una sconfitta senza danneggiamenti, visto che si replicherà domenica. Però non novanta minuti privi di significati: si è accorciata la distanza tra Poggibonsi e Grosseto. Soprattuto la percezione è stata quella di un Poggibonsi meno affannato e indaffarato nel dover colmare una distanza, un'inferiorità. E qui si torna alle idee: il Poggibonsi non ha mai rinnegato sé stesso e la sua volontà di tentare un calcio più complesso della categoria. Il Grosseto ha dovuto cambiare allenatore, che è sempre un punto di rottura. Se il Poggibonsi è quello delle sei vittorie di fila può vincere. Per farlo dovrà giocare ad un'altra velocità rispetto al Grosseto: con più ritmo ed intensità. Vediamo se il Poggibonsi saprà ribaltare i precedenti nel quarto confronto della stagione. ◀