Centrodestra unito, ma per modo di dire
In attesa del risultato delle elezioni regionali friulane, Berlusconi punta ancora sul governo di minoranza e Salvini spera di riaprire con M5s
Mentre Pd e M5s fanno prove di dialogo, in attesa di capire se l’accordo ha una chance di arrivare fino a Palazzo Chigi, il centrodestra mugugna e temporeggia. I mugugni sono dovuti alla manovra di avvicinamento tra dem e pentastellati che, a Matteo Salvini in primis, proprio non va giù. L’attesa si concentra da una parte sulla speranza che dopo l’ipotesi M5s-Pd ci sia un’altra possibilità di proporre un governo, dall’altra è tutta puntata ai risultati delle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia che arriveranno oggi e che per forza di cose incideranno su equilibri e trattative di governo. Gli occhi sono puntati soprattutto sui rapporti di forza fra i tre partiti nel centrodestra, che presentano come candidato unico il leghista Massimiliano Fedriga. A dimostrare l’importanza che il voto regionale ha per Lega, FI e FdI è la presenza, nei giorni di campagna elettorale, di tutti e tre i leader - Salvini, Berlusconi, Meloni - che a parole si dicono uniti ma in pubblico si presentano per lo più soli. In attesa di numeri e percentuali da Trieste, Berlusconi torna a proporre un governo di centrodestra che cerchi appoggi direttamente in Parlamento. Un governo di minoranza “in Europa non sarebbe una novità, solo in Italia sembra una cosa strana - sottolinea il leader di Forza Italia, intervistato da Corriere della Sera - se fallisce il dialogo fra 5 Stelle e Pd non ci sarebbe nulla di anomalo in un governo di centrodestra che va in Parlamento a chiedere il consenso delle altre forze politiche o almeno l’astensione”. Gli fa eco Antonio Tajani, che l’ex Cav avrebbe voluto a Palazzo Chigi. Intervistato su La7, il presidente dell’Europarlamento si dice convinto “che Salvini sia una persona leale e corretta e rispetterà gli impegni presi con gli elettori del centrodestra, non farà un governo Lega-5 stelle”. Il clima Lega-FI, comunque, non è esattamente da luna di miele e, anche se Salvini attacca Luigi Di Maio twittando che “gli italiani meritano rispetto, altro che governi col Pd!”, il leader del Carroccio non fa mistero di sperare in una nuova possibilità, magari con quei pentastellati che sembrano pronti a collaborare, almeno a parole, proprio con tutti, eccezion fatta per l’ex premier azzurro, principale alleato della Lega.