Lamine e Mokhtar: «Finalmente, non vediamo l’ora di cominciare»
NOGARA L’italiano è ancora un po’ zoppicante, ma non appena pronunciano quella parola, i loro occhi si illuminano: «Lavorare? Sarà bellissimo». Lamine e Mokhtar sono due dei profughi ospitati a Nogara che prenderanno parte al progetto avviato dal Comune con la collaborazione della Prefettura e della cooperativa Assistenza Serena che li sta seguendo dal momento del loro arrivo in Italia. Dalla prossima settimana, insieme ad altri 38 stranieri, saranno impegnati a ripulire le strade di Nogara e Sorgà e in altri lavoretti gratuiti di manutenzione ordinaria. Sbarcati insieme a gennaio sulle coste della Sicilia, dopo una traversata di tre giorni in mezzo al Mediterraneo, non vedono l’ora di incominciare. «Sono stato accolto benissimo - spiega Lamine, 25 anni originario del Gambia -. Qui mi viene data l’opportunità di migliorare la mia vita ed è giusto fare qualcosa di utile per chi mi ha accolto».
Mokhtar, stessa età, è partito dal Senegal: «La cooperativa ci segue e ci ha messo a disposizione un’insegnante, Antonietta. Le lezioni sono interessanti e utili, ma durante il resto della giornata rischiamo di annoiarci. Vogliamo fare qualcosa». Il presidente della cooperativa, Francesco Caso, è entusiasta: «Si tratta anche di dare un po’ di dignità a queste persone che, nonostante tutto quel che hanno passato, sono ancora capaci di regalare sorrisi». La durata massima delle attività non potrà superare le 20 ore settimanali e non sarà richiesta alcuna specializzazione.