I semi di radicchio come santini Polo: «Tutela delle eccellenze»
Il candidato con la Moretti: meglio di penne e magliette
Forse si è votato agli esorcismi. Quelli dei luoghi comuni, sia in tema di proverbi che di campagna elettorale. Lui è Giambattista Polo, candidato nella lista civica di Alessandra Moretti. Ed è, evidentemente, alquanto refrattario alle banalità. Tanto da fare spallucce ai soliti sistemi per sponsorizzare la propria candidatura, vedi santini o manifesti. Lui innanzitutto semina. E semina radicchio rosso. Insomma, una produzione veneta assolutamente Doc. O, meglio, tende a farlo seminare ad altri.
A Chi? A quelli che riceveranno la sua bustina di semi, vergata per l’occasione con tanto di foto, invito a votarlo e slogan: «Stanco dei soliti semi? Semina il tuo futuro». Quindi bando ai soliti «mezzucci» per la propaganda. Lui, Polo, i suoi diecimila santini li ha realizzati sotto forna di bustine di sementi da orto. «Dentro - spiega - ci sono semi di radicchio che potranno essere seminati nei vasi sul balcone oppure in giardino». Polo non è un neofita del settore. Ex coordinatore di Agrinsieme è sostenuto da Confagricoltura, Cia e Aic-Copagri. Il «santino-semino» lo distribuirà ai mercati, cominciando oggi da quello di Legnago. «C’è chi regala penne, palloncini e magliette - spiega - Io invece ho pensato che fosse meglio offrire alla gente qualcosa di utile e simbolico. Nelle bustine ho messo un prodotto locale, come il radicchio rosso, perché ritengo che sia importante tutelare le nostre eccellenze venete. In 25 anni nel Veronese sono spariti sotto strade, insediamenti e capannoni 18 mila ettari agricoli. Un territorio grande come il Comune di Arcole. Bisogna fermare questa folle devastazione dei campi». Rimane da risolvere un arcano: perché i semi sono di radicchio rosso, ma non è specificato se si tratta di quello di Treviso, di Chioggia o quello di Verona. E in campagna elettorale, con il candidato presidente leghista che arriva dalla Marca, non è cosa di poco conto...