Tosi: i Comuni ci chiedono il coordinamento dell’area digitale
1) La principale infrastruttura digitale, prerequisito per qualsiasi investimento economico, è la rete di comunicazione. Gli operatori di telecomunicazione, sovrapponendosi, stanno realizzando copie conformi della stessa rete. Raggiungere tutte le zone del territorio, anche quelle meno appetibili da parte degli operatori di telecomunicazione, deve essere un impegno primario della Regione. 2) A mio parere i fondi Fesr (Fondo economico di sviluppo regionale) comunitari dovrebbero essere indirizzati prioritariamente ad un investimento pubblico per il completamento della rete a banda larga, eventualmente trasferendo successivamente agli operatori di telecomunicazioni le tratte realizzate, una volta che i territori siano diventati appetibili anche per l’investimento privato. 3) Basta fare un po’ di navigazione sul web utilizzando poche parole chiave, per scoprire che la media e anche la piccola impresa veneta sta già scommettendo ed allargando la propria attività economica grazie alle nuove tecnologie. La spinta innovativa deve essere aiutata dalla amministrazione regionale. 4) Per il Veneto, sicuramente i settori commerciali dell’artigianato, dell’agroalimentare, senza dimenticare la promozione turistica e culturale che va maggiormente coordinata a livello Regionale. 5) E’ necessario creare un coordinamento regionale forte, come avviene già altrove, senza per questo condizionare o limitare l’autonomia delle singole amministrazioni locali, ma spingendo per una linea di sviluppo unitaria. I Comuni del Veneto chiedono da tempo un coordinamento regionale in area digitale, che non si limiti a mettere a disposizione fondi da suddividere in piccoli investimenti, ma che realizzi direttamente soluzioni per l’intera Regione, realizzando economie di investimento, servizi standardizzati, che le amministrazioni locali possano utilizzare direttamente in modo semplice ed efficace.