Confcommercio lancia le reti tra imprese: «Per ripartire»
Le piccole e medie imprese del Veneto tentano la strada dell’alleanza tra aziende. Obiettivo, far fronte alla crisi e sopravvivere con la speranza di crescere e non essere costrette a chiudere, strozzate dai costi di gestione e dalla concorrenza delle società più grandi. È il nuovo contratto di rete tra aziende e nella nostra regione già 871 realtà imprenditoriali hanno siglato 256 accordi con l’obiettivo di abbattere i costi e fare massa critica per aggredire il mercato.
La crisi economica ha mandato in pensione il vecchio modo di lavorare,lo slogan «piccolo è bello», leit motiv degli anni del boom economico, non sembra funzionare più e serve sinergia tra soggetti. Delle nuove modalità di fare squadra ieri ha discusso Confcommercio del Veneto al Novotel di Mestre nel convegno «Reti d’impresa nel terziario di mercato, un’opportunità per con-vincere». In realtà, questo sistema non è una novità dell’ultima ora ma ancora non è abbastanza diffuso e Confcommercio intende promuoverlo tra i suoi associati in tutta la regione. «Siamo convinti di voler imboccare con determinazione tutta la nostra capacità di stare insieme, di condividere processi associativi, anche nuovi, come sono quelli delle reti di impresa». I contratti di rete sono nati 5 anni fa e in tutta Italia, a oggi, ne sono stati firmati 2.508 di cui 256 in Veneto. Le piccole e medie imprese coinvolte operano nei settori di punta: turismo, moda, costruzioni, servizi, logistica, metalmeccanica e commercio. Nell’elenco di chi si è servito di questo nuovo modo di operare, ci sono 180 ditte della filiera agroalimentare, altre 97 aziende operano nella moda, 114 nell’arredamento, 337 nella meccanica e nell’automazione, 100 nel turismo, 327 nel servizi informatici e 273 nella siderurgia. Il networking è centrale anche per Unioncamere e ieri il presidente del Veneto Fernando Zilio ha ricordato che nel Nordest si è sempre cercato di fare squadra, prima con i distretti e oggi con il contratto di rete. «Noi di Unioncamere ne siamo un esempio - ha detto Zilio -, le Camere di commercio vanno riformate per spingere sul lavoro di squadra».