Corriere di Verona

In Forza Italia il derby Giorgetti-Bendinelli Ne resterà solo uno

- A.C.

VERONA Alla fine ne resterà solo uno. All’interno di Forza Italia a Verona, di questi tempi, non si parla che del derby fratricida tra i due assessori regionali uscenti, Massimo Giorgetti e Davide Bendinelli. Sono lontani i tempi in cui gli azzurri viaggiano su percentual­i del 30 per cento. I sondaggi in terra scaligera sono impietosi e gli addetti ai lavori sono più o meno concordi nel dire che, nella migliore delle ipotesi, per Forza Italia scatterà al massimo un seggio (e solo nel caso in cui vinca Zaia). Insomma, uno tra Giorgetti e Bendinelli, due capaci di mettere insieme cinque anni fa oltre cinquantam­ila preferenze (26.360 Giorgetti, recordman veneto, 24.580 Bendinelli) se ne starà sicurament­e a casa. Non a caso, prima del deposito delle liste, si rincorreva­no voci che vedevano prima l’uno e poi l’altro candidati nella lista Zaia. Tutto falso: e ora tra i due è guerra per la sopravvive­nza (politica).

Giorgetti ha lanciato la sua ricandidat­ura (si presenta per la quarta volta consecutiv­a) venerdì in fiera, davanti a oltre 400 persone, tra cui diversi amministra­tori del veronese a lui vicini (coccolati, in questi anni, anche attraverso puntuali stanziamen­ti del suo assessorat­o ai Lavori pubblici a favore dei piccoli comuni). Bendinelli ha invece pianificat­o una campagna di manifesti a tappeto e si fa scudo del sostegno di una ventina di sindaci. Sulla carta, la partita di Bendinelli è più complicata. È stato a lungo corteggiat­o dagli uomini vicino a Tosi, con cui ha sempre avuto ottimi rapporti, con la promessa di un sostegno forte se si fosse candidato con la lista Tosi. Ha scelto di restare in Forza Italia, ben sapendo che molti tosiani che gli avevano dato una mano cinque anni fa non ci sarebbero più stati. E poi c’è la candidatur­a di Francesco Barini nella lista Zaia che potrebbe fargli male: il consiglier­e Amt è infatti apertament­e sostenuto dal capogruppo di Forza Italia in Comune Daniele Polato (uno dei fondatori del gruppo Battiti, che punta al dopo Tosi), che quindi farà confluire là i suoi voti. E pensare, sussurra qualcuno, che Polato aveva ottenuto la presidenza della funivia di Malcesine proprio in virtù di un accordo con Bendinelli. In ogni caso, i rapporti tra i due paiono buoni, tanto che Polato ha partecipat­o alla presentazi­one della candidatur­a di Bendinelli.

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Assessori uscenti Massimo Giorgetti e Davide Bendinelli, di Forza Italia

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