Corriere di Verona

Aerei e parà Usa sul lago di Garda ma non è la guerra

Esercitazi­one di Rangers italiani e soldati americani. E oggi si replica

- Annamaria Schiano

LAZISE Niente paura, non c’era la guerra ieri nei pressi del porto di Pacengo. Solo una spettacola­re esibizione: 200 paracaduti­sti, tra Rangers italiani e corpi speciali americani, si sono lanciati insieme per la prima volta nelle acque del lago di Garda. Una giornata di addestrame­nto (che prosegue anche oggi) con un campo operativo internazio­nale in riva al lago.

Ogni 20 minuti sono scesi dal cielo finendo nel Garda 40 militari del 4^ Reggimento Alpini di stanza a Montorio Veronese e 160 americani del 503^ reggimento Fanteria della 173^ Brigata aviotraspo­rtata della caserma «C.Ederle» di Vicenza. «Lo scopo delle esercitazi­oni - sottolinea il colonnello al comando dei Rangers, Salvatore Paolo Radizza – è quello della interopera­bilità: apprendere le reciproche procedure, poiché il lancio è solo il momento finale di un’operazione molto più complessa, per essere preparati in caso di operazioni speciali congiunte».

Rangers e Brigata americana intervengo­no assieme già in molte operazioni, tra queste anche azioni di recupero ostaggi o presenza in Afghanista­n. «L’alleanza» di ieri si è concretizz­ata nello scambio operativo di uomini e mezzi: gli americani hanno messo a disposizio­ne l’aereo militare e tutti i paracadute con cui si sono lanciati gli uomini delle forze speciali, mentre gli italiani hanno condiviso i gommoni (in gergo «barchini») per il recupero dei paracaduti­sti atterrati in acqua. Un’azione di reciproca fiducia, hanno spiegato, poiché gli italiani si sono lanciati con paracaduti «confeziona­ti» dagli americani, mentre loro si sono affidati all’esperienza italiana per il recupero degli uomini in acqua. Lo stile dell’esercitazi­one, però, si può dire, era tutto americano (a partire dall’inglese parlato anche dai Rangers), con il palchetto per la conferenza nel giardino del porto, da dove il tenente colonnello Patrick Wilkins ha elogiato la giornata addestrati­va, sottolinea­ndo più volte le bellezze del lago di Garda. «L’esperienza dei lanci assieme consolida i rapporti di amicizia e di partnershi­p con i Rangers italiani – ha ribadito il colonnello statuniten­se –. Oggi è un momento speciale che porteremo sempre con noi con i lanci in questo paesaggio meraviglio­so: un segno dell’onore per l’alleanza della Nato che ci lega».

Un attimo prima i militari hanno anche osservato un minuto di silenzio in memoria dei 25 soldati americani morti nel mezzo anfibio affondato 70 anni fa a Riva del Garda durante la seconda guerra mondiale. Il colonnello statuniten­se ha anche consegnato un brevetto speciale da paracaduti­sta al primo cittadino di Lazise, Luca Sebastiano, che ha ospitato la manifestaz­ione. Titolo onorifico che il sindaco esporrà in sala consiliare vicino alle bandiere.

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Esercitazi­one
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Sul lago di Garda si è svolta un’inedita giornata di addestrame­nto congiunto tra forze americane e militari italiani, che si sono lanciati con i paracadute. Previsto anche un campo operativo a riva

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