Soldi, tessere e poltrone Moretti: «Fuori la politica dalle aziende sanitarie»
«Fuori la politica dalle aziende sanitarie»: comincia così il programma su sanità e sociale di Alessandra Moretti. La candidata governatrice del centrosinistra afferma di volersi schierare a fianco di medici e infermieri: «Fra loro c’è sfiducia e mortificazione, perché sono stati totalmente esclusi dalla programmazione, a vantaggio degli amici degli amici con in tasca una tessera di partito e un posto solo grazie ai poltronifici. Invece con me i lavoratori saranno valorizzati».
Oltre a ribadire il taglio delle Usl a 8, con un risparmio stimato di 50 milioni, la portacolori del Pd punta a realizzare «330 presìdi sanitari che aiutino a ridurre gli accessi al Pronto Soccorso», assumere «3.000 medici e professionisti sanitari per accorciare le liste d’attesa», cancellare «il doppio ticket sulle analisi del sangue». Fra le curiosità, la possibilità di nominare un fiduciario sanitario, con un’apertura alle coppie di fatto: «Sarà il legame affettivo fra due persone a stabilire chi è autorizzato ad entrare in ospedale a prestare assistenza». Quanto al sociale, Moretti si propone di aumentare di 50 milioni il fondo per la non autosufficienza e introdurre il rimborso mensile dei contributi regionali alle scuole materne paritarie.
Idee condivise da Partito Democratico e Scelta Civica, «perché in Veneto siamo un laboratorio politico di solidità del centrosinistra», sottolinea il segretario regionale pd Roger De Menech, mentre il leader nazionale centrista Enrico Zanetti annuncia «un intervento di natura costituzionale per dare copertura al taglio retroattivo dei vitalizi». ( a.pe.)