Corriere di Verona

L’intervista

- Renato Piva

«Egregio assessore, con la presente le invio in allegato il progetto per attività con persone autistiche, come da lei precedente­mente richiesto». Comincia così una lettera datata 30 maggio 2011. Il destinatar­io è Remo Sernagiott­o, allora assessore regionale ai Servizi sociali. Chi gli scrive è Bruno Pozzobon, fondatore della cooperativ­a sociale l’Incontro di Castelfran­co, che dal ’91 si occupa del reintegro di persone con disagi mentali. Oggi Pozzobon guida un consorzio di coop, In Concerto, che nel complesso dà lavoro a 1300 persone, per il quaranta per cento soggetti con disabilità o comunque svantaggia­ti. E’ un colosso del settore, Pozzobon, e qui racconta come fu Sernagiott­o in prima persona a proporre l’ex Disco Palace di Nervesa della Battaglia, tempio decaduto della disco anni Ottanta (nel 2011 di proprietà di Giancarlo Baldissin, socio dello stesso assessore, assieme all’allora dirigente regionale del Servizi sociali, Mario Modolo, in una società immobiliar­e, la Airone Blu) come possibile sede di una fattoria sociale. Quella Ca’ della Robinia che, quattro anni e 3,4 milioni di euro di finanziame­nto regionale dopo, si è scoperto essere una comune birreria. Un locale come un altro, che la coop foraggiata dal fondo di rotazione voluto dall’ex assessore, oggi parlamenta­re europeo, ha dato in affitto. Disabili coinvolti? Zero. Plusvalenz­a realizzata da Baldissin sulla cessione dell’immobile? 1,2 milioni: il delta tra il prezzo pagato per l’acquisto del relitto del Palace e quanto incassato dalla coop, di cui per altro era stato socio fondatore, prima di farsi da parte. Signor Pozzobon, quando, esattament­e, Sernagiott­o le propone di realizzare un progetto sociale per disabili nell’area dell’ex Palace di Nervesa?

«A febbraio 2011 mi chiede un progetto. Arriviamo a maggio di quell’anno e il 30 gli scrivo i motivi del ritardo, spiegando che la cosa è economicam­ente sostenibil­e solo a determinat­e condizioni. Che il piano di zona dell’Usl 8 prevedesse questo servizio, una fattoria sociale per la terapia e l’inseriment­o

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