Corriere di Verona

Da settembre in 60 alle Torricelle Arrivato il nullaosta della Difesa

Via libera definitivo all’utilizzo della ex palazzina Nato di via Caroto Il prefetto e i ricorsi al Tar: «Sono un uomo di Stato, rispetto le sentenze»

- Enrico Presazzi

Nei giorni scorsi aveva precisato che non sarebbe stata di certo la soluzione alla questione dei profughi e dei nuovi arrivi. Ma senza alcun dubbio la notizia arrivata ieri mattina ai Palazzi Scaligeri ha strappato un sorriso al prefetto Salvatore Mulas.

Il tanto atteso via libera del Ministero della Difesa all’utilizzo dell’ex palazzina Nato sulle Torricelle è stato comunicato ufficialme­nte proprio ieri mattina. «Domani o al massimo tra qualche giorno sottoscriv­eremo gli accordi – ha detto il prefetto - e prenderemo in carico la struttura». Secondo i calcoli della prefettura, ci vorranno circa due settimane per ripristina­re i locali: entro i primi di settembre i profughi potrebbero iniziare a occupare quelle stanze in cima alle Torricelle.

Una vicenda che ha trovato una soluzione dopo mesi di attesa. Era da aprile che la prefettura aveva messo gli occhi sulla palazzina di via Caroto che in passato aveva ospitato gli ufficiali della Nato. L’unica che rispondeva ai requisiti minimi richiesti, su un elenco di altre 12 strutture fornito dall’Esercito. Piccoli appartamen­ti in mezzo al verde della collina, in un posto isolato. Nei giorni scorsi il Viminale aveva dato l’ok all’utilizzo della palazzina, ma mancava ancora il benestare della Difesa, proprietar­ia dell’immobile. Ieri, il nullaosta definitivo che metterà a disposizio­ne della prefettura altri 60 posti per trovare una sistemazio­ne ai richiedent­i asilo. Il prefetto non ne fa una questione di numeri: «In questa situazione anche cinque posti in più, sono di fondamenta­le importanza – ha commentato -. È proprio per questo motivo che continuiam­o a rinnovare il nostro appello affinché tutti collaborin­o. Ogni proposta verrà attentamen­te vagliata».

Proprio come accaduto con l’offerta di un capannone lanciata dall’imprendito­re Giovanni Mion ( vedi articolo sotto) e momentanea­mente scartata dai Palazzi Scaligeri. «Il nostro compito è quello di accogliere e accogliere bene. Ci sono stati proposti siti non idonei e va ricordato che dobbiamo garantire un minimo di conforto perché stiamo parlando di persone» ha commentato a riguardo il prefetto, seppur senza mai fare riferiment­i espliciti alla vicenda. «Ogni proposta viene valutata con attenzione e noi rispondiam­o a tutti – ha proseguito Mulas -. Ma le proposte devono essere adeguate, allora ci si siede attorno a un tavolo e si discute».

Perché nel frattempo gli sbarchi non si arrestano. E sul fronte legale, la recente sentenza del Tar sui profughi di Treviso, rischia di scatenare un «effetto domino» tra tutti quei richiedent­i asilo colpiti dalle ordinanze pr e fe tt i z i e che dispongono il loro allontanam­ento dai programmi di assistenza. Il Tar del Veneto ha infatti annullato il provvedime­nto dell’ex prefetto Augusta Marrosu che a ve va di spos to l’esclusione di 4 profughi dai programmi di accoglienz­a, ritenendol­i responsabi­li della manifestaz­ione dello scorso 11 febbraio durante la quale avevano bloccato una statale.

E anche tre degli 8 profughi allontanat­i a fine luglio da Costagrand­e, forti della sentenza amministra­tiva, starebbero valutando la possibilit­à di presentare ricorso contro il dispositiv­o firmato dal prefetto Mulas. «Le sentenze si rispettano – ha commentato il prefetto -. Io sono uomo dello Stato. Nei provvedime­nti relativi a Costagrand­e non si è fatto riferiment­o alla manifestaz­ione, ma a comportame­nti censurabil­i messi in atto all’interno della struttura e ripetuti nel tempo, nonostante le diffide. Noi accettiamo tutto: in uno stato di diritto, c’è sempre la possibilit­à di fare ricorso». Sulla questione è intervenut­o anche il deputato veronese del Pd, Vincenzo D’Arienzo: «Ritengo politicame­nte dannosa la recente sentenza del Tar. Ho scritto al ministro Alfano affinché metta una pezza: non possiamo permetterc­i che la legge sia interpreta­ta perché lacunosa o non chiara».

Vincenzo D’Arienzo Il parlamenta­re del Pd ha scritto al ministro Alfano per chiedere chiariment­i sulla legge Mulas In uno stato di diritto c’è sempre la possibilit­à di ricorrere contro le ordinanze

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La svolta Dopo mesi di attesa, ieri mattina il prefetto Salvatore Mulas ha ricevuto la comunicazi­one ufficiale del Ministero della Difesa che ha concesso il nullaosta all’impiego dell’ex palazzina Nato sulle Torricelle per ospitare i richiedent­i asilo...
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