Corriere di Verona

Pattuglie miste contro il degrado I soldati restano (almeno) fino a fine anno

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Questione di...convivenza. Tra nuovi arrivati, presenze storiche e profession­isti dell’andirivien­i. Profughi, senza fissa dimora e tassisti. Si è parlato anche di questo, ieri mattina in prefettura, nel corso della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica al quale hanno partecipat­o, oltre al prefetto Mulas, i rappresent­anti delle forze dell’ordine, della polizia municipale e di Comune e Provincia. All’ordine del giorno la questione del degrado e della sicurezza in città nel pieno della stagione estiva. Dopo aver annunciato il prolungame­nto dell’accordo con l’Esercito in merito all’impiego delle pattuglie in città («liberano le altre forze dell’ordine dai compiti di sorveglian­za di molti obiettivi sensibili»), il prefetto ha ricordato la sua recente ordinanza che predispone una serie di servizi interforze tra polizia, guardia di finanza, carabinier­i e polizia municipale per monitorare il centro della città. «L’attenzione c’è e personalme­nte posso dire che la presenza di forze dell’ordine in questa città è massiccia - ha commentato Mulas -. Verona deve andarne orgogliosa». L’assessore comunale Anna Leso ha sottolinea­to il «costante monitoragg­io della situazione», negando la presenza di particolar­i situazioni problemati­che. Il vicecomand­ante della municipale, Lorenzo Grella, ha spiegato che in alcune piazze del centro la presenza di piccoli gruppetti di richiedent­i asilo ha creato qualche «frizione» con i frequentat­ori abituali di quei luoghi. «Tra la Giarina e piazza Isolo ci è stata segnalata la presenza di gruppi di profughi anche in orario notturno. Alcuni sono stati sorpresi a rovistare nei cassonetti - ha detto -. In piazza Pradaval la loro presenza infastidis­ce i gruppi di senza fissa dimora che spesso trascorron­o lì le giornate, ma non ci sono mai stati scontri o aggression­i». Ma a lamentarsi sono stati anche i tassisti perché è capitato che in piazza Bra trovassero le panchine vicino gli stalli riservati alla sosta dei loro mezzi, occupate dai gruppetti di stranieri. Molti dei richiedent­i asilo si ritrovano proprio nei giardini della Bra per poter sfruttare la connession­e internet gratuita e potersi collegare con i propri familiari via smartphone. Finora non hanno mai importunat­o i turisti, non hanno mai creato problemi di ordine pubblico. Ma le lamentele non sono mancate. ( e.p.)

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