Proiettili e bombe a mano nell’auto che va a fuoco Esplosione sventata nel parcheggio di Gardaland
Bagagliaio pieno di residuati bellici in fiamme per un corto circuito, denunciato un cuneense
I Carabinieri di Peschiera hanno denunciato un 45enne della provincia di Cuneo per detenzione di munizionamento da guerra le cui conseguenze avrebbero potuto essere a dir poco gravi visto che hanno rischiato di esplodere.
Tutto è successo martedì pomeriggio parcheggio di Gardaland. L’uomo è arrivato sulla sua Volvo con figli e moglie, per passare l’ultima giornata di ferie al parco divertimenti dopo un soggiorno sulle Alpi bellunesi dove si era dedicato a un inedito e alquanto pericoloso passatempo: andare tra le rocce a cercare, con tanto di metal detector, souvenir della Guerra Mondiale che in quella zona si traducono in armi e quant’altro lasciate dai soldati in trincea. Il «bottino» non era di poco conto, visto che il 45enne era riuscito a rinvenire oltre cento proiettili, un dozzina di bombe a mano e altro materiale. Al momento del rientro ha posizionato il tutto nel bagagliaio. giustappunto sopra la bombola che alimenta il sistema a metano dell’auto. Già questo bastava per creare una sorta di «bomba» in pectore, ma come se non bastasse l’uomo ha parcheggiato l’auto e si è allontanato verso il parco divertimenti senza accorgersi di un incendio che si era innescato in auto, a causa di un corto circuito al fanale posteriore dell’auto.
Quelle fiamme hanno fatto intervenire il personale del servizio antincendio di Gardaland che dopo averle spente e aver rintracciato il proprietario dell’auto hanno scoperto cosa c’era dentro. «Quell’auto - hanno spiegato i carabinieri - era una vera e propria bomba, disinnescata all’ultimo momento con grave esposizione al rischio per i soccorritori». DA qui la denuncia dell’uomo e l’ovvio sequestro del materiale bellico.