Il Pd dichiara mezzo milione Zaia: «Ci siamo autotassati»
VENEZIA Entro il 31 agosto dovrà essere completato il quadro delle spese elettorali per le Regionali 2015. In attesa delle rendicontazioni finali, si aggiunge un nuovo tassello: l’esborso dichiarato dal Partito Democratico a favore della campagna di Alessandra Moretti (al quale dovranno essere sommati i fondi delle altre liste di supporto). «Le nostre uscite ammontano a 447.338,04 euro - riferisce il segretario veneto Roger De Menech - sostenuti in larga parte dal livello regionale, quindi dai provinciali e dal nazionale. Soldi raccolti grazie a qualche donazione e soprattutto al contributo degli eletti». I consiglieri regionali del Pd versano infatti alla cassa veneta 1.400 euro al mese, mentre i parlamentari ne girano 1.500 al nazionale e 1.000 al provinciale di riferimento.
Ancora più articolato è il meccanismo di autotassazione della Lega Nord, in funzione della campagna di Luca Zaia, costata 1.049.000 euro (su un importo di 1.101.468,39 complessivamente certificato dal Carroccio). Ogni candidato ha sborsato 3.000 euro, gli uscenti ne hanno scuciti 15.000 e gli eletti ne hanno tirati fuori 20.000, in aggiunta ai circa 1.200 detratti mensilmente dall’indennità. «Rispetto al costo totale dei manifesti stampati dal movimento grazie all’autotassazione - sottolinea il governatore leghista - io mi sono fermato a meno di 500.000 euro. Credevo fermamente nell’impatto delle affissioni e ho dimostrato che funziona, così come il recapito nelle case del programma di governo, elementi di campagna classica in un giusto mix con l’innovazione dei social network».
Il peso dei cartelloni stradali nella vittoria di Zaia entra nella valutazione di Marco Almagisti, docente di Scienza Politica dell’Università di Padova, a proposito delle strategie dei vari candidati: «Il presidente uscente ha saturato il territorio con la sua immagine ed è stato premiato, perché ha capito che la carta poteva essere un canale per raggiungere un elettorato disilluso. I canali però vanno diversificati e il risultato ottenuto dal Movimento 5 Stelle (con soli 18.000 euro, ndr.) evidenzia che la Rete da una parte e i meet-up dall’altra non si sostituiscono l’una con gli altri, ma si stratificano, ottenendo quel consenso che è il condividere un messaggio». Secondo l’esperto sarà sempre più importante la capacità delle liste di trovare i fondi per le loro campagne. « La progressiva scomparsa del finanziamento pubblico dei partiti - osserva - ha evidenziato la necessità, per chi vuole fare politica, di reperire altrove le risorse finanziarie. Però non basta raccogliere tanto, se poi si spende male: è fondamentale studiare un buon piano di comunicazione».
Roger De Menech Le nostre uscite ammontano a 447.338 euro, raccolti soprattutto grazie al contributo degli eletti e a qualche donazione